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Diana e Endimione
1740
olio su tavola
0751/D
Altezza: 46 cm, Larghezza: 78 cm
dipinto
scena con Diana che da dentro una nuvola osserva Endimione dormiente
Crosato Giovanni Battista
Diana ed Endimione.
Cfr. la scheda 0746/D.



I pannelli arrivano a palazzo madama nel 1927 insieme a quelli con il gioco di putti oggi nella sala Guidobono. Verosimilmente le due serie decorative erano un dono del re per il matrimonio del principe Luigi Vittorio di Carignano con Cristina Enrichetta d'Assia Rheinsfedl-Rottemburg, sorella di Polissena.



La serie di pannelli di Crosato si completa con gli episodi "Diana (?), Meleagro e il cinghiale" e "Minerva e un erote " (schede 0421/D e 0091/D) che non furono utilizzati nella nuova sistemazione del lambriggio (cfr. scheda 1694/L) probabilmente per mancanza di spazio. Il pannello 0747/D, di moderna esecuzione, venne a colmare una lacuna del lambriggio o a sostituire un pezzo fortemente danneggiato, di misure diverse delle due tavole sopra citate.

Il lambriggio, nel suo complesso, è schedato al n. 1694/L.

Contrariamente a quanto indicato nell'inv. particolare, la serie di pannelli del Crosato non provengono da Palazzo Reale, ma da Palazzo Carignano. Da un fascicolo dell'Archivio Storico della Soprintendenza risulta che i pannelli vennero consegnati nel 1927 come deposito al Municipio di Torino per l'arredo delle sale di Palazzo Madama, con lo zoccolo a pannelli dipinti con putti a chiaroscuro collocato nella sala Guidobono (sch. da 1713/L a 1736/L). All'epoca le due serie di lambriggi che "un tempo ornavano una sala del Palazzo Carignano" erano collocati nei magazzini della Pinacoteca Sabauda (cfr. copia dei documenti di deposito nel dossier C77, VI.6.155). I pannelli arrivano a palazzo madama nel 1927 insieme a quelli con il gioco di putti oggi nella sala Guidobono. Verosimilmente le due serie decorative erano un dono del re per il matrimonio del principe Luigi Vittorio di Carignano con Cristina Enrichetta d'Assia Rheinsfedl-Rottemburg, sorella di Polissena.
Mossetti C., Il Tesoro della Città, 1996, p. 147, scheda 307,
Mallé L., Museo Civico d'Arte Antica. I dipinti, 1963, p. 52,
Griseri A., Mostra del Barocco Piemontese. Pittura, 1963, p. 80,
Ton D., Giambattista Crosato: pittore del Rococò europeo,, 2012, 260-269,
Pagella E., Progetti, usi e restauri tra XIX e XX secolo, 2006, 308