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seconda metà XV secolo
bronzo
1175/B
Diametro: 5 cm
placchetta
Dall'antico
arte tedesca
Placchetta ovale raffigurante Diomede col palladio.
La placchetta deriva da un calcedonio presente nell'inventario del 1457 della collezione di Pietro Barco (già NIccolò Niccoli e in seguito Alvise Trevisan). La pietra fu poi acquistata da Lorenzo de' Medici. Essa era molto famosa: ne parlano anche il Ghiberti e il Filarete. Fu vista per l'ultima volta nelle mani dell'esule Pietro de' Medici da Caradosso, che la descrisse alludendo a essa come "il calzidonio", al duca Ludovico il Moro (lettera del 9 febbraio 1495). Del calcedonio perduto rimane memoria solamente in un calco della collezione Caldes. Da un confronto della placchetta con il calco risultano minute differenze, tali da convincere che essa non sia stata ottenuta direttamente da un'impronta del calcedonio, ma che sia stata semplicemente copiata da esso.

La zona di esecuzione potrebbe essere fiorentina. Il soggetto è riprodotto in uno dei medaglioni del Cortile di Palazzo Medici-Riccardi. Fu utilizzato più tardi dal medaglista fiorentino Niccolò Spinelli per il rovescio della medaglia di Marc'Antonio della Lecia, eseguita verso il 1510, dove però Diomede è indicato da un'iscrizione come Mercurio.
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Placchette: secoli XV-XVIII nel Museo Nazionale del Bargello, 1996