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disegno simmetrico / smerli
1700 - 1749
lino; filo di lino lavorato a fuselli a pezzi rapportati; il fondo è a rete a maglie rotonde, con barrette a treccia che passano dietro ai motivi; decoro a nastrino non continuo in punto tela; riempitivi a point d’esprit, a mezzo punto, a rete con maglie quadre. Piede: nastrino sottile a punto tela; il margine esterno smerlato è creato dalle volute del nastro a punto tela con picot.
1891/T
Altezza: 10 cm, Larghezza: 162 cm, Altezza: 10 cm, Larghezza: 64 cm
bordo (due frammenti)
Bordo lino merletto Lombardia / Trimming linen lace Lombardy
Il merletto è formato da un disegno simmetrico e incoerente con larghi smerli. La rete a maglie rotonde collega successivamente le varie parti del decoro. Il filato utilizzato è piuttosto sottile.Il bordo adatta la lavorazione del nastrino non continuo alla ricerca di leggerezza settecentesca, per mezzo della diversa compattezza di lavorazione del filato molto sottile, pur conservando il fondo a maglie tonde tipico del secondo Seicento. Anche i decori riprendono modelli rococò, ma semplificandoli e impoverendoli. La velocizzazione della tecnica esecutiva, che corrisponde alla grande richiesta nel XVIII secolo, è ben illustrata dal modo sommario con cui il nastrino è troncato, formando nodi ben visibili sul retro e nei punti in cui è stato attaccato il fondo.
Queste caratteristiche tecniche e stilistiche sono comuni a bordi del tipo Milano conservati in numerose chiese tra Lombardia ed Emilia (Mottola Molfino 1984B, p. 157, schede nn. 231-234; Mottola Molfino 1979B, p. 163, e p. 172, schede nn. 393-394; Mottola Molfino 1979a, p. 119, Schoenholzer Nichols 2012b, catt. 147-150, pp. 268-269). È quindi ipotizzabile che pizzi di questo genere, piuttosto semplici ma, a una visione non ravvicinata, di effetto analogo ai più costosi merletti fiamminghi, fossero prodotti in Italia settentrionale, probabilmente in Lombardia, come evoluzione stilistica e tecnica del pizzo “tipo Milano”. L’esecuzione in piccoli moduli del disegno rendeva possibile una suddivisione del lavoro tra merlettaie, velocizzando i tempi di realizzazione.
Mottola Molfino, Museo.... pizzi..., 1984,
Merletti dalle collezioni di Palazzo Madama, 2013