Page loading...
Palazzo Madama
Mission
Palazzo
Collections
Garden
History
Staff
Watch, play, listen
Visit
Opening hours
Tickets
Getting here
Guided tours
Exclusive visits
Bookshop
Caffè Madama
Accessibility and services
Events & exhibitions
Currently Exhibitions
Upcoming Exhibitions
Past Exhibitions
Traveling Palazzo Madama
Events
Collections
Explore the collections
Online Catalogue
Magazine
Projects and research
Art Library
Photographic archive
Loan requests
Education
Presentation
Schools
Training
Families
Young people
Summer camps
Adults
Accessibility and services
Support us
Select language: language selected
ENG
ENG
selected
ITA
Palazzo Madama
Mission
Palazzo
Collections
Garden
History
Staff
Watch, play, listen
Visit
Opening hours
Tickets
Getting here
Guided tours
Exclusive visits
Bookshop
Caffè Madama
Accessibility and services
Events & exhibitions
Currently Exhibitions
Upcoming Exhibitions
Past Exhibitions
Traveling Palazzo Madama
Events
Collections
Explore the collections
Online Catalogue
Magazine
Projects and research
Art Library
Photographic archive
Loan requests
Education
Presentation
Schools
Training
Families
Young people
Summer camps
Adults
Accessibility and services
Support us
FTM Network
Our museums
Fondazione Torino Musei Friends
Art library
Photo Archive
Affitto spazi
Loan requests
Press Area
Google Art Project
News
Blog
Contacts
Home
/
Collections
/
Online catalogue
/
Disegno
Disegno
Year
1728
Materials
Penna e pennello, inchiostro bruno, acquerello e tracce di matita su carta bianca
Inventory
1731/DS
Dimensions
Altezza: 225 mm, Larghezza: 335 mm
Subject
fantasia architettonica
Artists
Juvarra Filippo
Description
Vol. 1, p. 21, disegno n. 31 con fantasia architettonica
Historical-Criticism news
Compiuta la sua prima formazione presso la bottega d'argentiere del padre a Messina, Filippo Juvarra si trasferì a Roma nel 1704. Nella città papale si inserì in un contesto spiccatamente internazionale che gli permise di sviluppare il suo talento precoce per l'architettura.Nel 1705 vinse il primo premio al concorso Clementino, indeto all'Accademia di San Luca, ed entrò al servizio del cardinale Ottoboni, per il cui teatro iniziò a produrre scenografie originalissime. Nel 1714 fu chiamato a Torino da Vittorio Amedeo II, da un anno re di Sicilia, come primo architetto di corte. Iniziò così una fervida collaborazione che portò al rinnovamento del volto della capitale sabauda. Cresciuta sugli esempi del Barocco e dei monumenti antichi romani e arricchita dall'esperienza di scenografo teatrale, l'architettura di Juvarra divenne lo strumento più efficace per dar vita all'ambizioso progetto di ampliamento e di rinnovo della città voluto dal sovrano. Juvarra non si limitava alla progettazione architettonica dei suoi edifici, ma ne seguiva personalmente la decorazione, dirigendo una folta équipe di pittori, stuccatori, scultori e intagliatori. Famoso in tutta Europa, nel 1735 fu chiamato alla corte di Spagna per erigere a Madrid un'immensa reggia, ma la morte lo colse un anno dopo.
Il disegno appartiene alla raccolta di disegni dell’architetto, suddivisa e ordinata già nel Settecento in quattro album: nel 1921 il Museo acquistò i primi due, provenienti dall’archivio di Carlo Emanuele III, poi divenuti proprietà del conte Seyssel d’Aix e quindi giunti alla Piccola Casa della Divina Provvidenza; nello stesso anno Angelo Reycend e Giovanni Chevalley donarono gli altri due. I primi due volumi contengono disegni architettonici e scenografici che coprono tutta la permanenza di Juvarra a Torino; il terzo comprende invenzioni di monumenti funerari dedicati a personaggi illustri che Juvarra frequentò a Roma e ai condottieri militari che parteciparono alla guerra di successione polacca nel 1734; infine il quarto, databile come il precedente verso il 1735, riposta disegni che illustrano motivi ornamentali e suppellettili da parata. Gli album costituivano non solo delle raccolte di modelli, ma anche dei repertori da presentare ai committenti.
Questo disegno è il n. 31 del I volume. L’impostazione spettacolare deriva dalle esperienze di scenografia acquisite da Juvarra durante il soggiorno a Roma, ma la concezione dello spazio, lo slancio verticale e la permeabilità atmosferica rimandano ai concetti architettonici espressi a Torino nello scalone di Palazzo Madama e nella sala centrale del castello di Stupinigi. L’immediatezza del segno, la trasparenza essenziale dei rapporti di luce e ombra, mostrano la geniale versatilità dell’artista nella creazione grafica.
Bibliography
Il Museo Civico di Arte Antica di Torino. Opere scelte, 2006, p. 92,
Palazzo Madama. Guida breve, 2010, p. 86,
Palazzo Madama. Guida, 2011, pp. 175-176
Close modal video
Close search
Search
Start search
All Contents
Pages
Events and Exhibitions
Artist
Blog
News