Page loading...
XVIII
legno; ottone; avorio
0018/SM
Lunghezza: 61 cm
Palanca Carlo
flauto traverso in noce d'India, con una chiave di ottone e con anelli di avorio. Lo strumento è formato da quattro segmenti innestati gli uni negli altri. Quattro anelli d'avorio. Sei fori. L'estremità del flauto, vicina alla bocca, risulta chiusa da un doppio tappo: quello esterno, in avorio, è fisso mentre quello interno, in sughero, veniva presumibilmente spostato a seconda delle tonalità.
Il segmento che non reca la firma forse non è originale (notizia fornita dal professor Tardino il 21/07/1997). cfr. con un esemplare di C. Palanca in J. H. VAN DER MEER, "Strumenti musicali europei del Museo Civico Medievale di Bologna", Bologna 1993, p. 42 n. 27. Il 12/07/1973, misurato con calibri telescopici e a espansione, in tutte le dimensioni organologicamente significative, per una tesi di ricerca patrocinata dall'Istituto di Musicologia dell'Università di Bologna. Ricercatore, il prof. Giampiero De Giorgi, 39100 Bolzano, viale Venezia n.43. "Cenno biografico: Carlo Palanca nacque intorno al 1688, figlio di Lorenzo, a Palanca in Val Sesia. Fu assunto come suonatore di "bassa d'hautbois", cioè di fagotto, nella cappella reale di Torino nel 1719, dove conobbe l'oboista Alessandro Besozzi. Nel 1770 fu pensionato. Dettò il suo testamento il 19 gennaio 1783. Morì il 23 dicembre dello stesso anno. Fu attivo anche come costruttore di flauti dolci, flauti traversi a una chiave, oboi a due chiavi e fagotti a quattro chiavi. Si conoscono commissioni di flauti traversi e dolci del 1748 e del 1755 (per la cappella reale di Torino) e di oboi nel 1773 (Lisbona). Quest'ultima commissione non fu eseguita con soddisfazione del committente, il che è spiegabile col fatto che il Palanca aveva allora già più dui settant'anni (Bernardini 1985)".
Odling F., Feste Barocche. Cerimonie e spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento. scheda IV.18, p. 156, 2009, scheda IV. 18, p. 156