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Fogliette / rombi
ultimo quarto XVI - XIX secolo
lino; ricamo a punto tagliato con inserti ad ago, su una traccia di fili tirati, a punto occhiello, punto rammendo, punto cordonetto, picot, rifinitura a effetto sfilato con punto quadro, ricamo in bianco a punto reale, riccio e occhiello.
1783/T
Altezza: 22 cm, Larghezza: 22,5 cm
telo ricamato
Tessuto lino ricamo / Fabric linen embroidery
Il merletto è costituito da una cornice con sfilatura che delinea un fitto reticolo di quadrati di due tipi, recanti inserti a punto tagliato e ricami, alternati regolarmente a scacchiera: uno è ricamato con doppie fogliette triangolari terminanti a ricciolo e con trafori disposti a croce e agli angoli, riempiti da semplici barrette diagonali; l’altro è attraversato da un incrocio diagonale di sfilature che lo dividono in quattro triangoli, ognuno con un inserto centrale a rombo dentellato e sormontato da un piccolo foro e ricami con piccole fogliette appuntite. L’incrocio diagonale delle sfilature crea l’effetto di un reticolo a losanghe romboidali che si sovrappone a quello dei quadrati, variando la percezione della combinazione di forme e decori iniziali.
Il frammento, che è stato ritagliato da tutti i lati interrompendo il decoro uniformemente distribuito su tutta la superficie, apparteneva a un telo di maggiori dimensioni la cui destinazione iniziale non è definibile.

Anche questo esemplare, che è descritto nell’inventario come “merletto per fodera di guanciale. Lavoro veneto sec. XVI”, proviene dalla donazione della marchesa del Carretto. Come già evidenziato da Rapetti e da Mottola Molfino, il frammento ha un decoro di stile tardo cinquecentesco, ma presenta alcuni caratteri “rustici” per cui valgono le considerazioni già fatte per l’esemplare n. 1788/T nella tecnica, nei materiali e nel decoro molto regolare e ripetitivo, con una concezione similare su moduli romboidali e nelle insistita presenza dei piccoli fori; tali caratteri fanno supporre una collocazione cronologica in un arco ampio legato ad una manifattura popolare. Tuttavia in questo caso permangono una concezione più raffinata nell’impianto compositivo e maggiori sopravvivenze di stile cinquecentesco.