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Orologio da tavolo
XVI secolo fine
rame inciso e dorato
0026/O
Altezza: 26 cm, Larghezza: 15 cm, Profondità: 15 cm
forme architettoniche e motivi floreali
La cassa, appoggiata su quattro piedini lenticolari, è in forme architettoniche con lesene angolari scanalate, pinnacoli alla sommità e una cupola con tamburo alleggerito da finestrelle ad arco. La superficie della cassa è decorata da motivi a volute, foglie, fiori incisi e alla base del tamburo, a cordone. Al quadrante con ore romane corrisponde, sul retro, un quadrante per il controllo della suoneria.
L’orologio da tavolo entrò nelle raccolte del Museo a seguito dell’annuncio di acquisto comparso sui giornali cittadini per iniziativa dell’allora direttore Vittorio Avondo (Archivio Storico del Museo Civico, Comitato Direttivo, Sezione Arte Antica, Seduta del 30 maggio 1893, fs. 1893, n. 54).

Le raccolte del Museo contano più di una trentina di orologi di alta epoca provenienti da collezioni private. Prima dell'introduzione del meccanismo a pendolo (1657), soprattutto in Germania si produssero orologi di altissima qualità, spesso complessi per indicazioni astronomiche e di calendario.
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 114,
Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 70,
Museo Civico di Torino. Sezione Arte Antica. Cento tavole riproducenti circa 700 oggetti pubblicate per cura della Direzione del Museo, 1905