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Busto
1665-1671
bronzo cesellato
1045/B
Altezza: 78 cm, Larghezza: 60 cm, Profondità: 32 cm
Giovanni Battista Trucchi conte di Levaldigi
Falconi Bernardo
Busto in bronzo del conte di Levaldigi. All'attaccatura dei capelli si intravvedono tracce di dorature. Piccola base bronzea cesellata a fiorami, poggiata su piedistallo ligneo rastremato in basso, dipinto e in stucco, con protome leonina tra volute e fogliame
Il busto raffigura il conte Giovanni Battista Trucchi (o Truchi) di Levaldigi (1617-1698), potente ministro delle finanze, fautore e artefice dei piani di risanamento finanziario auspicati da Carlo Emanuele II e dai governi successivi della seconda reggente, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, e di Vittorio Amedeo II. Tra 1673 e 1677 si fece costruire da Amedeo di Castellamonte un sontuoso palazzo situato all'angolo delle attuali vie Alfieri e XX Settembre (oggi sede della Banca Nazionale del Lavoro). Nel 1686 fondò la parrocchia di San Giovanni Battista del Lingotto, da cui proviene l'opera, ceduta al Museo Civico nel 1872 in cambio del sussidio elargito dal Municipio per l'ampliamento della chiesa.

G. Romano ha riconosciuto nel rilievo, attribuito in precedenza a ignoto scultore francese, un'opera del luganese Bernardo Falconi, dinamico artista-imprenditore attivo in Veneto, Piemonte e Liguria, chiamato a Torino per la sua qualifica professionale di scultore e fonditore di artiglieria. Falconi aveva fornito eccellenti qualità di ritrattista nei busti in marmo di Maria Giovanna Battista e Carlo Emanuele II in veste di Venere e Adone del castello di Rivoli; realizzò il monumento funerario del duca Carlo Emanuele II e della moglie Francesca di Valois (1664-1666) per la cappella della Sindone, oggi perduto, e numerose sculture in marmo e bronzo per la Reggia di Venaria.

Anche il busto potrebbe risalire agli stessi anni, nei quali Trucchi era al vertice della sua ascesa politica.

Del conte Trucchi è noto un ritratto all'acquaforte inciso da G.B Bonacina su disegno di Cesare Fiore, conservato all'Ambrosiana di Milano (P. Bellini, Le incisioni tratte da soggetti di Cesare Fiori, in "Rassegna di studi e di notizie ", Castello Sforzesco, vol. XIV, anno XIV, 1987-1988, pp. 74-75).
Diana Trionfatrice. Arte di Corte nel Piemonte del Seicento, 1989, pp. 38-39,
Mallé L., 1965, 220,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 103