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XVI/XVII
matita nera; sanguigna; carta bianca
0764/DS
Altezza: 216 mm., Larghezza: 218 mm.
disegno
Il Giudizio di Salomone Si tratta di una rappresentazione del Giudizio di Salomone (I Re, 3, 16-28). Due prostitute si rivolsero a Salomone in qualità di giudice, rivendicando entrambe la maternità dello stesso bambino. Esse vivevano nella stessa casa e avevano dato alla luce ciascuna un bambino a distanza di pochi giorni, ma uno dei due era morto. Ora rivendicavano tutte e due quello vivo. Per scoprire la verità, il re ordinò che gli portassero una spada, poi disse: "Tagliate in due il figlio vivo e datene una metà all'una e una metà all'altra". Al che la vera madre rinunciò al figlio, purché non fosse ucciso. Stabilita così la verità, ella riebbe il proprio bambino. Al centro della composizione, Salomone è raffigurato in trono circondato dagli uomini della sua corte, mentre davanti a lui, al primo piano, figurano le due supplici. Sulla destra, il carnefice regge con una mano il bambino, con l'altra la spada. Al suolo giace il bimbo morto. Il foglio è incorniciato da un bordino nero. Questo bordino nero presenta delle lacune nei due angoli inferiori sinistro e destro. Traccia di matita nera lungo i margini sinistro e destro. Verso: Studio parziale di una testa (femminile?) vista di profilo destro (I. Baudette 2003).
La postilla "Forse Francia XVII" che appare sul retro della cartella è da assegnarsi al Mallé ed è databile fine anni 50 (dichiarazione Griseri 1985)
Morassi A., Disegni antichi della collezione Rasini, 1937, p. 18