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Statuetta
XVII
bronzo brunito
0164/B
Altezza: 33,5 cm, Larghezza: 12,5 cm, Profondità: 14,5 cm
Giunone
Campagna Gerolamo
Statuetta in bronzo: Giunone. La Dea è nuda con pavone ai piedi.
La scultura è a Palazzo Madama dal settembre 1875 per scambio con il Museo di Antichità di Torino. Raffigura la dea Giunone, riconosciblie per la presenza del pavone a lei sacro.

Il bronzetto era probabilmente la terminazione di un alare, da cui è stato separato in epoca imprecisata, ma forse già prima del 4 settembre 1631: potrebbe essere identificato con "la statua di donna alta on (ce) 12 qual va sopra un brandiere di quelli della Grande Galleria", menzionata nell'inventario delle statue. non si conserva la base riccamente decorata su cui la statuetta doveva essere fissata. Le coppie di alari erano coronate da figurine spesso ritraenti divinità dell'Olimpo -soggetto in voga a Venezia - prodotte in serie dalle botteghe di scultura, che reimpiegavano in scala minore le invenzioni dei maggioi maestri.

é questo il caso di Giunone , di qualità non eccelsa, eseguita in conformità a un modello del veronese Girolamo Campagna, autore della Venere Marina del Metropolitan Museum di New York.

La figura femminile nuda, dalle morbide forme e dalla ricca acconciatura , ideata dal maestro poteva essere trasformata in altra divinità con pochi altri accorgimenti. Pendant di Giunone era Giove, con i fulmini e l'aquila. Nelle coppie ancora riunite, la Giunone dedotta dal Campagna è accoppiata ad un Giove non riferibile ad un modello dello scultore veronese ma desunto invece da un'invenzione di Alessandro Vittoria.

Altri esemplari, con minime variazioni si trovano per esempio ai Musei Civici di Padova e ai Civici Musei di Arte Antica di Ferrara.
Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 69,
A.A. V.V., Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia., 2016, 223