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Legatura alle armi Farnese su Vittorio Carcano

    fine XVI secolo
    pergamena
    0243/LE
    Altezza: 218 mm, Larghezza: 140 mm
    legatura
    fregi / decorazione alla Berain / scudo con stemma di Cardinale Camerlengo
    Il primo volume delle orationi latine et volgari del R.P.S. Vittorio Carcano .... in Venetia per Marco Claseri 1598. Legatura coeva in pergamena già purpurea con fregi impressi in oro e stemma sede vacante papale. pp. 148-17-17-31-41 Al piatto: semplice cornice formata da una fascia di filetti, all'interno grandi fregi agli angoli. Nel campo: un'ovale, con decorazione alla Berain, scudo con stemma di Cardinale Camerlengo. Al dorso: liscio, sei tasselli con stella. Tagli dorati, risguarrdi in carta bianca.
    Legatura veneziana alle armi Farnese su Vittorio Carcano, Il primo volume delle orationi latine et volgari, Venezia, Marco Claseri, 1598.



    La coperta in pergamena, originalmente purpurea, presenta ai piatti due riquadri di due filetti collegati agli angoli, vasi con cardi accantonati interni; nel campo, grande cartella ovale coronata con volute, fiori, uccellini; nel cuore, arma in palo del gonfalonierato di S.R.E.; malgrado parziali cadute di colore si identificano i gigli Farnese. Filigrana dei risguardi con angelo in cerchio sormontato da trifoglio, propria della carta di Toscolano. Dorso liscio decorato con stelle a otto punte alternate a fasci trasversali di filetti. Taglio dorato. Tracce di quattro legacci.

    Antiporta con ritratto dell'autore. Dedica a Ranuccio Farnese. "Ex libris" "Leonis Olschki / Bibliopolae Venetis / n 172 BL / Scrin. E".

    L'esemplare purtroppo ha perso molto dell'originale aspetto, dalla colorazione purpurea della coperta alla definizione dell'arma centrale. Oltre all'interesse intrinseco dell'esemplare, rilevante malgrado lo stato di conservazione, esso presenta particolare importanza per l'indicazione della provenzienza, unica notizia sugli acquisti di alta qualità di Pietro Antonio Gariazzo.

    Leo Olschki, come noto, fu membro di una celeberrima famiglia di librai antiquari provenienti dalla Polonia e spostatisi in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti oltre che, naturalmente, in Italia. La definizione di "bibliopola veneto" fa pensare che il volume appartenesse alla sua biblioteca durante la sosta veneta, prima a Verona dove, nel 1886, fonda la società e, dal 1890, a Venezia, donde si trasferì definitivamente a Firenze sette anni dopo.
    Francesco Malaguzzi, Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Legature, 2011, pp. 68-69,
    Gelli J., Gli ex libris italiani, 1930, s.v.,
    Bascapé G.C., Del Piazzo M., Insegne e simboli. Araldica pubblica e privata medievale e moderna, 1983, p. 332,
    Bragaglia E., Gli ex libris italiani dalle origini alla fine dell'Ottocento, 1993, s.v.