Page loading...
Palazzo Madama
Mission
Palazzo
Collections
Garden
History
Staff
Watch, play, listen
Visit
Opening hours
Tickets
Getting here
Guided tours
Exclusive visits
Bookshop
Caffè Madama
Accessibility and services
Events & exhibitions
Currently Exhibitions
Upcoming Exhibitions
Past Exhibitions
Traveling Palazzo Madama
Events
Collections
Explore the collections
Online Catalogue
Magazine
Projects and research
Art Library
Photographic archive
Loan requests
Education
Presentation
Schools
Training
Families
Young people
Summer camps
Adults
Accessibility and services
Support us
Select language: language selected
ENG
ENG
selected
ITA
Palazzo Madama
Mission
Palazzo
Collections
Garden
History
Staff
Watch, play, listen
Visit
Opening hours
Tickets
Getting here
Guided tours
Exclusive visits
Bookshop
Caffè Madama
Accessibility and services
Events & exhibitions
Currently Exhibitions
Upcoming Exhibitions
Past Exhibitions
Traveling Palazzo Madama
Events
Collections
Explore the collections
Online Catalogue
Magazine
Projects and research
Art Library
Photographic archive
Loan requests
Education
Presentation
Schools
Training
Families
Young people
Summer camps
Adults
Accessibility and services
Support us
FTM Network
Our museums
Fondazione Torino Musei Friends
Art library
Photo Archive
Affitto spazi
Loan requests
Press Area
Google Art Project
News
Blog
Contacts
Home
/
Collections
/
Online catalogue
/
Candeliere
Candeliere
Year
1190 - 1210
Materials
Rame sbalzato, inciso e dorato; smalto champlevé
Inventory
0035/S
Dimensions
Altezza: 29 cm, Larghezza: 14 cm
Subject
leoni
Description
Coppia di candelieri poggianti su base piramidale a tre piedi decorati da maschere leonine, realizzate a incisione. Le tre facce della base presentano al centro un rosoncino a otto petali che racchiude un elemento quadrilobato, ai lati del quale vi sono coppie di leoni affrontati, in rame reservé e inciso, su fondo in smalto blu oltremare. Torace e cosce degli animali mostrano inserti in smalto champlevé (nero/verde/giallo, nero/blu lavanda/bianco), mentre tracce di smalto rosso riempiono i solchi incisi sui corpi (occhi, orecchie, criniera, muscolatura). I fusti sono costituiti da tre segmenti cilindrici con decoro a losanghe incise a tratteggio, raccordati da due nodi a sfera schiacciata percorsi da girali in rame reservé su fondo blu a smalto. Gli scodellini, piatti e con puntale per i ceri, sono decorati da un fiore a 18 petali con banda interna verde contenente piccoli semicerchi gialli a interno rosso.
Historical-Criticism news
I due candelieri provengono dall’abbazia di Sant’Alberto di Butrio (Pavia), nella diocesi di Tortona, tra Piemonte e Lombardia. Secondo una tradizione, vi sarebbero giunti quale dono da parte di Edoardo II Plantageneto, ospitato come eremita e penitente nell’abbazia dopo la fuga dal carcere del castello di Berkeley in Inghilterra e ivi sepolto intorno al 1330. Si possono probabilmente identificare con i “doi candeglieri di rame infimi alla anticha lavorati…” ricordati nel XVII secolo in una visita pastorale della chiesa abbaziale (ACT, Mazzo 33 - Visite Pastorali del Monsignor Settala, 1677). Verso la metà del XIX secolo l’abbazia li vendette a Bartolomeo Gastaldi, il quale a sua volta li vendette al Museo nel 1874, un anno prima di essere nominato direttore dell’istituzione.
I manufatti appartengono al gruppo dei cosiddetti “chandeliers à médaillons”, particolarmente numerosi nel periodo 1190-1215, d’uso sia liturgico sia profano, caratterizzati dalla presenza di un fleuron centrale affiancato da figure di uccelli, leoni, dragoni, creature fantastiche.
In particolare, sono possibili confronti con tre candelieri conservati rispettivamente a Baltimora (1190-1200), Digione (1210-1220) e Toledo, in Ohio (1200-1210). Si tratta in tutti i casi di pezzi di transizione: i profili degli animali, in rame reservé, seguono già le innovazioni tecniche della produzione limosina di primo Duecento, mentre gli inserti in smalto sui corpi degli animali, ricollegano queste opere ai candelieri romanici dell’ultimo quarto del XII secolo, in cui le basi presentavano animali e figure interamente in smalto champlevé su fondo in rame dorato. Risale alla tradizione romanica anche il decoro raffinato dei piedini, con maschere leonine che presentano ciuffi serpeggianti di criniera sul capo, come si vedono, per esempio, su un candeliere risalente al 1190-1195 già in collezione.
Bibliography
Mallé L., Smalti e avori del Museo d'Arte Antica, 1969, pp. 94- 95,
Castronovo S., L'Ouvre de Limoges. Art et histoire au temps des Plantagenets. Limoges et l'Italie: le cas du Piémont au XIII siècle, 1998, p. 358,
Gotico e Rinascimento in Piemonte, 1939, pp. 245-246,
Castronovo S., Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Smalti di Limoges del XIII secolo, 2014, pp. 88-91,
Castronovo S., Arte in Piemonte. Il gotico. Le vie del Gotico. Il cardinale Guala Bicchieri committente e collezionista, 2003, pp. 28-29,
Gauthier M.M., Corpus des Emaux Meridionaux, L'Ecole de Limoges 1195-1215, t. II,
Castronovo S., Il Tesoro della Città. Opere d'arte da Palazzo Madama, 1996, pp. 75-76,
Benedetti A., Edoardo II d’Inghilterra all’Abbazia di Sant’Alberto di Butrio, presso Voghera,, 1924, p. 24,
Legé V., Compendio storico della vita di Sant’Alberto di Butrio e della sua abbazia, 1936,
Mallé L., Antichi smalti cloisonnés e champlevés dei secoli XI-XIII in raccolte e musei del Piemonte, 1950-1951, pp. 71-72,
Tixier F., Corpus des émaux méridionaux, II, L’apogée 1190-1215, 2011, scheda
Close modal video
Close search
Search
Start search
All Contents
Pages
Events and Exhibitions
Artist
Blog
News