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1625 - 1628
inchiostro su carta
3895/DS
Altezza: 294 mm., Larghezza: 207 mm.
manoscritto
lettera 26 dicembre 1926 a S. A. Ser.ma. Morte del Mansfelt (Mansfelt Peter Ernst II, conte di, Lussemburgo 1580-Sarajevo 1626). Indiscrezioni lo davano interessato a scendere a Venezia per spingersi poi in Francia (della cosa darebbe conferma il fatto che egli aveva già mosso per procurarsi una casa a Venezia); il negozio che intendeva trattare coi senatori era di "trasferire l'invasione" dall'Ungheria alla Carinzia e alla Stiria; occasione vantaggiosa per i Veneti di trovar passaggio più comodo per le Germanie (era il tentativo del Mansfelt di trascinare Venezia nella coalizione antiasburgica); delusione a Venezia per la morte del condottiero. Notizie dal nord-Europa; altre sulla straordinaria situazione della Valtelina. Accenno alla venuta del conte di Suissons, data come prossima. Relazione sui tentativi dei senatori veneti di avvalersi di spie per sapere le segrete intenzioni di S. A. verso la Spagna. Ringrazia il Principe per favori concessi al padre. Il secondo giorno dell'anno 1627 al Ser.mo Principe. Relazione (interessantissima) sulle pretese dei pittori locali, contattati per volere del Principe. I prezzi del Palma e del Varotaro per la mezza figura sono di venticinque ducatoni e cinquanta per l'intera; stessa cifra, ma trattabile, Peranda e Ranieri. Guercino da cento e Albani cinquanta ducatoni la mezza e cento l'intera; forse l'Albani potrebbe calare di qualcuna, ma non il Guercino, troppo in emulazione con il Guido Reni. Invia al padre una campionatura di oro per indorature