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Madonna in trono
1280 - 1300
legno di conifera intagliato e dipinto
8
scultura
disegnatore piemontese
Madonna in trono
La figura scavata sul retro, faceva probabilmente parte, in origine, di una composizione articolata, forse un'ancona a sportelli e reggeva sulle ginocchiail Bambino, ora perduto. La testa e le spalle fanno parte di un secondo blocco, sovrapposto e attaccato alla'altezza della scollatura, dove la giunzione è resa evidente da una fenditura orizzontale. Il braccio destro, rigidamente proiettato in avanti, è stato riattaccato nel corso di n vecchio restauro. Come di consueto la pittura è stesa su uno strato di preparazione, che presenta qui toni bianco-grigi e che ricopre anche la faccia posteriore; in più punti affiora la tela dell'incamottatura. La policromia, benchè non uniforme presenta ampie tracce di una coloritura molto antica, forse originale. Nella veste sono rilevabili due strati: quello più superficiale , di un rosso intenso, è stato asportato per scoprire i tono brillanti del rosso aranciato sottostante, che pare steso direttamente sulla prparazione originale. Una situazione simile si presenta anche per il volto, dove l'incarnato dai tenui riflessi perlacei, largamente risparmiato , sembra ricoprire il rosa intenso dello strato immediatamente sottostante. Le raffinate bordure a pastiglia che decorano i lembi delle vesti sono con tutta probabilità originali, così come le decorazioni geometriche delle calzature e del trono. Stilisticamente, l'opera presenta strette affinità con un importante gruppo di sculture lignee medievali già di proprietà del Museo, provenienti dalla valle d'Aosta. Sotto il profilo iconografico la Vergine mostra ancora nella forma conchiusa e nella rigida verticalità della posa, i caratteri dell'antico modello della Sedes Sapientiae, documentato in Museo dalla piccola Vergine 1141/L; la tipologia dei personaggi, la morbida apertura del mantello, l'andamento ondulato della capigliatura, offrono però puntuali riscontri con le opere della Bottega del Maestro della Madonna di Oropa e in particolare con il grande continua in annotazioni.
Rossetti Brezzi E., Sculpture gothique dans les Etats de Savoie 1200-1500. Atelier du Maitre de la Vierge d'Oropa, Vierge en Majesté, vers 1290, 2003, pp. 33-34,
Gòmez Moreno C., Medieval Art from Private Collections, 1968, n. 35,
Vari, Medioevo Rinascimento Barocco Acquisti e doni 1996-2001. Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama, 2002, p. 2