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Statua
XVI
bronzo
0989/B
Altezza: 13,5 cm, Larghezza: 11,5 cm, Profondità: 7 cm
mezzo busto di Fauno
Statuetta con base cilindrica in marmo nero, con mezzo busto di Fauno, che reclina la testa verso destra.
Il bronzetto, giunto a Palazzo Madama il 5 settembre 1875 per scambio con il Museo di Antichità è stato illustrato da Mallè (1970) che considerava il "faunetto ghignante" opera di Andrea Briosco detto il Riccio e da San Martino che ha respinto il riferimento diretto al maestro. Il tema del satiro, o fauno (spesso confusi in età classica e poi rinascimentale) di cui il Riccio fu il primo e maggiore interprete a Padova, e di derivazione classica . amato dagli umanisti per la coesistenza di una doppia natura, ferina e razionale, nell'essere mitico metà animale e metà uomo, si diffuse anche in altre aree geografiche, come per esempio a Mantova o a Firenze, diventando materia di creazione artistica: dagli oggetti d'uso (calamai e lucerne) ai bronzetti decorativi. Sul volto di questo personaggio si leggono espressioni di sdegno e dolore, posizione delle spalle e la torsione del collo suggeriscono potremmo essere di fronte ad un satiro legato (non è difficile che si tratti di un Marsia, il satiro che aveva sfidato Apollo e che fu da questi scorticato vivo).
Mallé L., Palazzo Madama in Torino. Le collezioni d'arte, 1970, v. II, pp. 419, 494,
San Martino P., Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 68,
A.A. V.V., Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia., 2016, 224