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motivi floreali
1725 - 1749
lino; filo di lino lavorato a fuselli a pezzi rapportati; il fondo è a rete a maglie rotonde, con barrette a treccia che passano dietro ai motivi; decoro realizzato da lunghi brani di nastrino non continuo in punto tela; riempitivi a rete. Piede: nastrino a punto tela con trafori; il margine esterno è creato dalle volute del nastro a punto tela con picot.
1896/T
Altezza: 23 cm, Larghezza: 388 cm
bordo
Bordo lino merletto Lombardia / Trimming linen lace Lombardy
Il merletto presenta un motivo decorativo a motivi floreali stilizzati. Lungo un lato sono presenti motivi a festone che creano uno smerlo. Il filato impiegato per il ricamo è sottile.Il bordo adatta la lavorazione del nastrino non continuo alla ricerca di leggerezza settecentesca, per mezzo della diversa compattezza di lavorazione del filato molto sottile, pur conservando il fondo a maglie tonde tipico del secondo Seicento. Anche i decori riprendono modelli rococò, ma semplificandoli e impoverendoli. La velocizzazione della tecnica esecutiva, che corrisponde alla grande richiesta nel XVIII secolo, è ben illustrata dal modo sommario con cui il nastrino è troncato, formando nodi ben visibili sul retro e nei punti in cui è stato attaccato il fondo.
Queste caratteristiche tecniche e stilistiche sono comuni a bordi del tipo Milano conservati in numerose chiese tra Lombardia ed Emilia (Mottola Molfino 1984B, p. 157, schede nn. 231-234; Mottola Molfino 1979B, p. 163, e p. 172, schede nn. 393-394; Mottola Molfino 1979a, p. 119, Schoenholzer Nichols 2012b, catt. 147-150, pp. 268-269). È quindi ipotizzabile che pizzi di questo genere, piuttosto semplici ma, a una visione non ravvicinata, di effetto analogo ai più costosi merletti fiamminghi, fossero prodotti in Italia settentrionale, probabilmente in Lombardia, come evoluzione stilistica e tecnica del pizzo “tipo Milano”. L’esecuzione in piccoli moduli del disegno rendeva possibile una suddivisione del lavoro tra merlettaie, velocizzando i tempi di realizzazione.
Merletti dalle collezioni di Palazzo Madama, 2013