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motivi geometrici / motivi floreali
1850 - 1899
lino; ricamo a punto tagliato su tela sfilata con barre a punto rammendo, inserti ad ago a punto occhiello con applicazioni a punto riccio, picot e barrette di collegamento a punto cordoncino; rifinitura a ricamo a punto quadro con effetto sfilatura; merletto a fuselli a fili continui con festoni a base di treccine e punto tela; merletto a fuselli a fili continui a base di treccine, armellette in punto stuoia e mezzo punto che forma un piede traforato; frangia a telaio a mano.
2406/T
Altezza: 125 cm, Larghezza: 68 cm
telo
Tessuto lino ricamo / Fabric linen embroidery
Il tramezzo posto in prossimità dei margini minori del telo ha una fascia centrale ornata sul fondo a griglia, con riempitivi a ruote di diverse dimensioni, da un rombo regolarmente ripetuto; è delineato da quattro triangoli con applicazioni di barrette rilevate, e intervallato da due triangoli contrapposti in prossimità dei margini. Le basse falsature laterali, separate da una cornice a sfilatura, hanno un decoro a motivi triangolari formati da barrette, alternativamente rivolti verso il basso e verso l’alto. Una striscia di tela, cucita sui margini del telo, presenta una bordura a fuselli con un piede traforato, suddivisa secondo un motivo tipico dei reticelli in riquadri contenenti alternativamente una foglietta e un fiore a quattro petali diagonali, cui è stata aggiunta una frangia. Sui margini maggiori è applicato un bordino a piccoli festoni traforati.Il telo è stato realizzato probabilmente come asciugamano. Com’è stato rilevato da Mottola Molfino, i tramezzi in punto tagliato, realizzati con filati molto grossi e ruvidi e con decori geometrici di stile tardo cinquecentesco ma semplificati, e la tela lavorata con filato meccanico, inducono a una datazione al XIX secolo; un ulteriore elemento di supporto a tale datazione è fornito dallo stretto confronto con un merletto che decora lo scollo di una camicia femminile della collezione dei Musees Royaux d'Art et d'Histoire di Bruxelles, donato da M.me Van der Stappen con la dichiarazione dell'acquisto in Calabria nel 1877 ( Risselin-Steenebrugen, 1980, fig.150, p. 189).
Le caratteristiche esecutive e ornamentali del manufatto, cioè una lavorazione molto fitta basata sull’alternanza netta di pieni e vuoti e sulla presenza di elementi in forte rilievo come le applicazioni a punto riccio, trovano confronto con altri pezzi appartenenti alla collezione Aruch, come la cuffia n. 1792/T, che potrebbero provenire dal medesimo ambito esecutivo con una datazione similare.