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Motivi geometrici / stelle / rosoni / trafori

    Motivi geometrici / stelle / rosoni / trafori
    1600 - 1614
    lino; merletti a fili continui a base di trecce, motivi a punto tela e punto stuoia, e a fili appaiati ritorti.
    2397/T
    Altezza: 8,5 cm, Larghezza: 197 cm
    bordo
    Bordo lino merletto / Trimming linen lace
    Il merletto è formato dall’unione a cucito di due parti: un tramezzo e un bordo a festoni. I festoni smerlati hanno punte di rifinitura con dentelli trilobati e un riempitivo di fogliette e triangoli uniti da barrette singole e doppie e sono collegate da un nastro interrotto al centro del festone; il piede è a piccoli motivi ovali simili a ragnetti, collegati da barrette incrociate ad arco, posti tra due fasce traforate a treccia. Il secondo bordo ha un disegno fitto con triangoli e quadrati uniti da poche barrette che formano una stella e un rosone pieno con ruota centrale, alternativamente disposti; i bordi sono traforati e leggermente smerlati.
    I due merletti, sommariamente uniti a cucito con un filato di colore bianco a ritorto probabilmente meccanicamente, ma accomunati da una lavorazione molto accurata con filato sottile e caratterizzata da motivi molto fitti, ma si differenziano per lo stile del decoro. Il bordo diritto imita nella netta contrapposizione tra pieni e vuoti l’effetto dei merletti a reticello di gusto ancora cinquecentesco, mentre il bordo a festoni ha un disegno tipico dei merletti a punte databili al primo quarto del Seicento.

    Come rilevato da Mottola Molfino, è una testimonianza degli stretti legami che la prima produzione di trine a fuselli mantiene con i disegno dei merletti ad ago del tipo reticello. L’unione dei due bordi, probabilmente frutto di un intervento tra Otto e Novecento e forse legato al mercato del collezionismo, vuole imita l’effetto delle decorazioni leggere e traforate con fasce a reticello cui erano unite punte stondate ad ago a punto in aria, destinati ai colli delle camicie all’inizio del Seicento. Il lungo metraggio e la consistenza dell’esemplare fanno pensare tuttavia a un uso diverso, forse per biancheria da arredo.

    Le caratteristiche tecniche e stilistiche possono supportare una datazione dubitativa a tale periodo, benché dubbi su una possibile datazione più tarda siano suscitati dal lungo metraggio dell’esemplare, dall’assemblaggio tardo e dall’ottimo stato di conservazione che potrebbero fare supporre un’esecuzione ben più tarda.

    Nell’assenza di confronti convincenti è complessa anche l’individuazione dell’area produttiva. L’attribuzione alle Fiandre è stata basata sulla vicinanza con i decori dei grandi colli a punto in aria che richiedevano un traforo leggero (Mottola Molfino); a questo si potrebbe aggiungere la prevalenza di brani a punto tela più tipici di quest’area geografica.