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Zuppiera
c. 1735
porcellana dipinta e dorata
2695/C
Altezza: 23,5 cm, Diametro: 23 cm
paesaggi
Zuppiera con anse a forma di pesce e coperchio recante alla sommità una pigna decorata con motivi di paesaggio in grigio e filetti in oro. All'interno è decorata con motivi floreali e reca due mensoline traforate.
La Manifattura Imperiale di Vienna fu fondata nel 1717 da Claudius Innocentius Du Paquier, impiegato del ministero della guerra austriaco, con l'aiuto dell'arcanista Samuel Stölzl e del decoratore Christoph Hunger, ambedue provenienti da Meissen. Le difficoltà finanziarie, dovute tra l'altro a problemi di rifornimento delle materie prime, costrinse nel 1744 Du Paquier, allo scadere della licenza imperiale, a vendere la fabbrica allo stato. La produzione di questi primo periodo, di gusto barocco o imitazione orientale su influenza di Meissen, è molto rara; il Museo ne possiede un nucleo importante di più di 50 pezzi, in gran parte giunti nel 1874 con il lascito del marchese Emanuele d'Azeglio, che della porcellana Du Paquier fu precoce conoscitore e collezionista.

La finissima decorazione monocroma di questa zuppiera, eseguita a penna con uno smalto nero contenente piombo, imita l'effetto delle incisioni. Questo tipo di pittura, detta "Schwarzlot", derivava dalla pittura su vetro del Sei e del Settecento ed era una specialità della manifattura Du Paquier.

La foggia, derivata dal vasellame orientale, ricorre spesso nei servizi della manifattura, così come i due manici a forma di pesce; insolite, invece, le sporgenze traforate all'interno, forse una sorta di colino per mettere in infusione delle erbe che potevano arricchire il sapore della zuppa contenuta nella terrina.

Il soggetto figurativo deriva dalla serie di incisioni con la processione delle creature marine di Alessandro Temini, pubblicate a Venezia da Stefano Scolari verso il 1650, presenti nell'ampio repertorio di modelli grafici della manifattura e più volte utilizzati per la decorazione di pezzi di diverso tipo. Alla stessa fonte attingono infatti tre fiasche da Tokaj, di cui una giunta in Museo con il lascito D'Azeglio del 1874 e le altre due conservate rispettivamente al Museum of Art di Indianapolis e al Gardiner Museum di Toronto. La decorazione con Venere sulle acque all'interno del rinfrescatoio si ispira invece a un'invenzione del pittore francese Antoine Coypel, egualmente nota attraverso le incisioni.
Chilton M., C. Lehner-Jobst C. et al., Fired by Passion. Vienna Baroque Porcelain of Claudius Innocentius Du Paquier, 2009, v. III, p. 1281,
Maritano C., Le ceramiche di Palazzo Madama. Guida alla collezione, 2008