Pastorale completo

Description L’opera è un raro esempio di pastorale eburneo completo di nodo e di bastone. Il riccio, ottenuto dalla lavorazione di una sezione longitudinale di avorio, presenta all’interno di una voluta a un solo giro terminante con una testa di serpente rivolta verso l’esterno, la figura dell’Agnus Dei dotato di croce, in una impaginazione che ricorda molto da vicino un riccio di questo museo (132/AV). Sul dorso esterno della voluta sono applicati degli elementi fogliacei dello stesso materiale, più numerosi in origine e dei quali oggi ne sopravvivono solamente cinque, di cui quello applicato nella parte apicale è di forma variata rispetto agli altri che seguono l’andamento curvilineo della voluta. Il riccio è fissato al bastone tramite un collarino che assume le sembianze di una testa di serpente a fauci spalcante, mentre il vero e proprio nodo, si tipo globulare, è interessato dalla presenza di doppia modanatura incisa. Il bastone realizzato in osso, secondo una consuetudine che soprattutto nel corso del Trecento diventerà tipica per molti pastorali realizzati in Italia Settentrionale (Gaborit-Chopin 1978, p. 162), è formato da diciassette cilindretti cavi, alcuni dei quali mondanti assemblati tramite avvitamento, mentre l’ultimo segmento è costituito da un perno ligneo che funge da appoggio. Il pastorale è percorso da una serrata ornamentazione pittorica: nel riccio, dove descrive i particolari dell’Agnus Dei e commenta la voluta con dei carnosi girali, ma anche nel nodo e nel bastone, dove compare una frammentaria figura di vescovo. Numerose cadute della pellicola pittorica rendono difficile l’individuazione dei motivi. Attraverso l’uso di una ristretta gamma cromatica limitata al bruno, al rosso, al nero, spesso associati all’oro, descrive losanghe, quadrifogli, rosette, palmette, mutuate dai cofanetti di ambito arabo-siculo, sebbene con una maggiore libertà disegnativa rispetto ai modelli più antichi.

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Il riccio pastorale del Museo Civico d'arte antica (132/AV)