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Pianta di villa
1676 - 1736
inchiostro su carta
1707/DS
Altezza: 125 mm., Larghezza: 224 mm.
disegno
Inchiostro bruno, carta bianca.
Si tratta dello studio in pianta di una villa di campagna organizzata attorno ad un corpo centrale con atrio e salone, dal quale si staccano due ali laterali con gli appartamenti, concluse alle estremità in due padiglioini. Gli appartamenti nelle due ali sono studiati secondo una distribuzione funzionale ad un percorso cerimoniale di etichetta ufficiale, con una serie di anticamere, la camera da letto e i locali di servizio collocati negli ambienti prospicienti nei due padiglioni di testata. Lo scalone è disposto accanto all'atrio nell'ala di sinistra. Il raccordo tra il corpo centrale trasversale e le ali laterali è modellato da piattaforme concave, probabilmente limitate al livello del basamento. L'impostazione della pianta è simile a quello della Villa della Regina, per cui furono richiesti progetti di Juvarra da Anna Maria d'Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II (cfr. "Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso", a cura di C. Mossetti, Torino 1997), ma trova una corrispondenza più puntuale con l'impianto della villa detta la "Saffarona", costruita dal 1737 su di un progetto che tiene conto delle indicazioni del foglio di studio juvarriano, per il principe Enrico Dal Pozzo della Cisterna (A. Bellini, "Contributi al catalogo delle opere di Filippo Juvarra", in "Studi Juvarriani" (Atti del Convegno dell'Accademia delle Scienze, Torino 1979), Roma 1985, pp. 294-323; G. Gritella, 1992, vol. II, pp. 479-480). L'importanza attribuita alla sequenza cerimoniale degli ambienti negli appartamenti indica chiaramente che si tratta di uno studio per un edificio destinato a coniugare i costumi della vita in villa con funzioni di rappresentanza ufficiale.
Gritella G., Juvarra, l'architettura, 1992, vol. II, p. 479