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Portantina
1750 - 1770
legno dorato; olio su legno; velluto
1386/L
Altezza: 178 cm, Larghezza: 86 cm, Profondità: 98 cm
Manifattura napoletana
Sedia a portantina con tre finestrelle e uno sportello; in alto e a metà altezza, cornice ondulata e gradinata, a volutina. Agli angoli, fogliami, volute e ghirlande; i piedini sono sagomati a orecchiette. I pannelli hanno dipinti policromi su fondo oro. con volute, tralci di vita, conchiglie e fontane al centro. Stessa decorazione sulla calotta.
Nel Settecento Napoli era un rinomato centro di produzione di carrozze e portantine; i carrozzieri lavoravano nella strada che ancora oggi da essi prende il nome e nella vicina Piazza del Gesù dove occupavano gran parte delle botteghe del famoso Monastero di Santa Chiara. I ferra cocchi erano una categoria di artigiani assai specializzata: diverse maestranze intervenivano nelle diverse fasi di lavorazione, dall’ideazione della cassa, alla costruzione, alla decorazione pittorica, alle rifiniture in stoffa e metallo. Il repertorio decorativo della sontuosa portantina, con volute, tralci di vite, conchiglie, colori sgargianti e rappresentazioni fantasiose di elementi architettonici, fa riferimento al gusto rococò, sviluppatosi in Francia nella prima metà del Settecento.
Mallé L., Museo Civico di Torino. Mobili e arredi lignei. Arazzi e bozzetti per arazzi, 1972, p 172,
Palazzo Madama. Guida, 2011, pp. 107-108,
Belloni L., La carrozza nella storia della locomozione, 1901, p. 49,
Morazzoni G., Carrozze e portantine a Napoli nel '700, 1928, pp. 769-770,
A. A. V. V., Notiziario del Gruppo Italiano Attacchi, 2014, 37