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XVIII
maiolica
3117/C
Diametro: 33.8x26.7 cm
piatto
Piatto oblungo abborchiato in maiolica con decorazione azzurra su fondo celeste. Nell'ovale centrale sono riprodotti a rilievo quattro putti che tengono una capra e, sullo sfondo, a sinistra, un uomo sdraiato e appoggiato su anfora rovesciata (divinità fluviale?). La scena è delimitata da girario di rami a spirali in azzurro. Sul bordo, che è festonato, sono riprodotti quattro amorini che reggono altrettanti scudi e quattro maschere dalle quali si dipartono otto cornucopie di frutta. Sul retro, otto gruppi di semplici decorazioni a zig zag e palmette a grandi pennellate blu.
Cfr. per analogie Saul Levy, Le maioliche venete del XVIII secolo, Novara 1980; piatto in laterizio fab. Manardi, fine sec. XVII-inizio sec. XVIII, Milano, coll. Paolo Chiodini.

Per confronti con piatti del Museo del Castello Sforzesco cfr. E. Pelizzoni, M. Forni, 1997, pp. 336-337, nn. 46-47; 349, n. 60; p. 357 n. 72. Cfr. Louvre inv. OA 1266 (in Allegati)
Pelizzoni E./Forni M., 1997, pp. 13-14,
Soffiantino M. P., Emanuele Tapparelli d'Azeglio collezionista, mecenate e filantropo. Una collezione da nessuno tentata: Emanuele d'Azeglio conoscitore della ceramica italiana, 1995, p. 177