Page loading...
Rametti
1800 - 1824
lino; filo di lino di due spessori lavorato a filo continuo con rete di fondo del tipo Lille con due lati incrociati e quattro intrecciati. Alcune aree sono eseguite a punto tela, mentre i decori sono creati con il passaggio di due fili affiancati.
1935/T
Altezza: 5 cm, Larghezza: 97 cm, Altezza: 5 cm, Larghezza: 101 cm, Altezza: 5 cm, Larghezza: 112 cm
bordo (serie di tre)
Bordo lino merletto Inghilterra / Trimming linen lace England
Il merletto presenta minuti decori disseminati sulla rette di fondo, disposti in file parallele alternate. Lungo l’orlo un sottile disegno di un rametto orientato da sinistra verso destra si alterna ad un motivo a ricciolo traforato.
Il motivo decorativo recupera l’impostazione stilistica diffusa in tutt’Europa con il Primo Impero, che caratterizza la produzione sia a fuselli che ad ago e viene accolta anche dalle riproduzioni meccaniche. Tecnicamente documenta le lavorazioni del Buckingamshire, in particolare la tipologia conosciuta come Bucks point, ispirata ai merletti francesi di Lille. L’area del Buckingamshire insieme al Bedfordshire, al Northamtonshire, Oxfordshire, Wiltshire e East Anglia è quella detta delle East Midlands, dove si producevano vari tipi di merletti a fuselli caratterizzanti la produzione inglese ottocentesca. A tutta questa area era associata un merletto a filo continuo, di qualità disegnativa più modesta rispetto alla produzione francese e belga, ma ugualmente diffuso e richiesto per tanti tipi di rifinitura. In quest’area le manifatture erano apparse già intorno al XVII secolo, favorite dalla presenza di rifugiati politici fiamminghi e francesi, che avevano introdotto le tecniche di lavorazione, determinando una produzione influenzata dai merletti di Lille e Malines-Mechllin, ai quali erano tuttavia sempre rimasti interiori. Mentre nel XVII e XVIII secolo questi centri non avevano potuto competere con la vitalità di quelli europei, nel XIX, in particolare nella prima metà la produzione si intensificò. Sono presenti affinità con gli esemplari in collezione nn. 2476/T, 2457/T, 2073/T, 2431/T, 2055/T.

Esemplari simili: C. Freeman 1958, tav.6-13; P. Wardle 1968, tav . 46; P. Earnshaw 1982, tav. 4; Ead. 1983, tav. 36-1, 36-4; A. Mottola Molfino 1984, cat. 309-311, tav. 270-278.