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Frammento di pagina miniata
1497-1498
tempera su pergamena
2
Altezza: 296 mm, Larghezza: 300 mm
Iniziale A con Re Davide in preghiera
Miniatore di Giorgio di Challant
fabbrica di Vinovo
Frammento di pagina miniata con iniziale A, che introduce il salmo "Ad te levavi animam meam", includente il re David in preghiera.
l'iniziale rileva l'introito della prima domenica di avvento e si trovava sul recto del foglio



L'iniziale, ritagliata da un manoscrito di grandi dimensioni, fu pubblicata per la prima volta da E. Rossetti Brezzi nel 1989, quando era in collezione privata di Cuneo. I caratteri stilistici del foglio rimandano senza esitazione al corpus dell'anonimo miniatore franco-fiammingo noto come Maestro di Giorgio di Challant, che trae il nome di comodo dal suo committente noto di maggior prestigio, priore di Sant'Orso ad Aosta e membro di una delle famiglie nobili più in vista del ducato sabaudo. Dopo una proficua carriera in territorio elvetico, il maestro si trasferì negli stati di Savoia, lasciando numerose tracce del suo passaggio a Ivrea e in Valle d'Aosta. L'attività valdostana conta il messale destinato alla cappella del castello di Issogne (1499, collezione privata), il Messale festivo (ante 1509) e il Foglio delle reliquie (1500) della collegiata di Sant'Orso ad Aosta, eseguiti per conto del priorei Giorgio di Challant, e il Messale festivo per la cattedrale (1500-1506).

In base alla lettura dell'incipit del testo, A. Vallet ha identificato la provenienza del frammento dal Graduale commissionato dopo il 1496 dal Capitolo della cattedrale di Ivrea, l'unico tra i volumi attribuiti al maestro che sia scritto in gotica rotunda alternata alla notazione musicale: il primo dei tre tomi che compongono il Graduale risulta infatti privo della pagina relativa alla prima domenica di Avvento, tradizionalmente ornata dalla raffigurazione di re Davide in Preghiera.

La datazione del Graduale, iniziata nel 1496 e conclusasi nel 1500 con le operazioni di rilegatura, è documentata in un registro di conti del Capitolo noto come "Libro del Tesoro", ma purtroppo i vari pagamenti per la decorazione dei volumi annotati tra 1497 e 1498 non menzionano il nome dell'artista, destinato per il momento - nonostante il copioso numero di opere a lui attribuibili - a rimanere nell'anonimato.

La decorazione del Graduale costituisce il trait-d'union tra la produzione elvetica e la successiva attività valdostana.
La symbolique et le monde médiéval, 1999, pp. 96-97,
Rossetti Brezzi E., La pittura in Valle d'Aosta, 1989, p. 41 nota 98,
Quazza A., Il Grande Messale festivo di Giorgio di Challant: Aosta, Insigne Collegiata dei Santi Pietro e Orso, cod. 43. Giorgio di Challant e la miniatura ad Aosta tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI secolo, 1992, p. 62 nota 1,
Vallet A., Il miniatore di Giorgio di Challant, 1999, p. 67 nota 8,
Vallet A., I Graduali miniati (codici 116-117-118) della Biblioteca capitolare di Ivrea, 1998,
Vallet A., Van Eyck, Antonello, Leonardo. Tre capolavori del Rinascimento, 2003, pp. 50-52,
Vallet A., Gotico sulle vie di Francia. Opere d'arte dal Museo Civico di Torino, 2002, p. 134,
Vallet A., Corti e Città. Arte del Quattrocento nelle Alpi occidentali, 2006, pp. 435-436,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 172