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1750
lamina d'argento; vetro; specchio; legno di ebano
0396/A
Altezza: 73.3 cm, Larghezza: 38.3 cm, Profondità: 19 cm
arte fiamminga
Reliquiario a forma di croce. Dalla base trilobata si sviluppa il piede, che presenta sul fronte una cornice, due palmette e due tralci ad elementi vegetali, tutti in argento, mentre la riquadratura centrale è a specchio. La croce vera e propria si inserisce sulla base grazie ad un perno; presenta cinque inserti a specchio, terminazioni con volute e palmette in argento. All'incrocio dei quattro bracci è ricavato lo spazio per il porta reliquie (perduto; cfr. quattro tracce di ceralacca sul retro).
Sulla faccia inferiore del basamento vi è un attestato di autenticità della reliquia (frammento della croce di Cristo), datato 28 aprile 1750 e firmato da Ludovico Merlini, nunzio apostolico presso il Re di Sardegna; sul verso del documento, una nota del Vescovo di Alba, datata 22 agosto 1753, che concedeva la pubblica esposizione. La famiglia Cairo, donante, acquistò l'oggetto alla fine degli anni Settanta dal commerciante Dalla Piana di Alba.