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Dipinto
1649 - 1650
olio su tela
0114/D
Altezza: 64 cm, Larghezza: 52 cm, Profondità: 2,5 cm
ritratto di Carlo Emanuele Pallavicino
Grandjean Esprit
Pittore ignoto. Ritratto di Carlo Emanuele Pallavicino, Marchese di Frabosa, collare dell'Annunziata, mezzo busto in grandezza naturale, di fronte.
IGNOTO, metà c. sec. XVIII. L. Mallé, Cat. Dipinti

CARLO EMANUELE PALLAVICINO.

Olio, su tela: cm 63 1/2 x 52. Inv. 24

Provenienza: Acquisto, 1887.

A mezzo busto, in grandezza naturale, con cappa nera su cui risalta il colletto liscio d'intonazione argentea, con nappine. Il medaglione dell'Ordine dell'Annunziata è trattenuto da un corto collare; un secondo più grande collare a catena, dello stesso Ordine, cinge le spalle. La qualità è mediocre, ma l'impianto ha un certo decoro. A tergo, su cartellino applicato, scritta in caratteri settecenteschi, a inchiostro: "PITTORE SPIRITO", che non si è riuscito di identificare. Su un altro cartellino, sempre a inchiostro con caratteri più moderni: "C. E. Pallavicino Marchese di Frabosa, Ajo di S.A.R., gran Ciambellano, Gran Maestro di Savoia".

Dal 20/01/1997, in occasione del restauro Rava, è stata adattata alla tela la cornice 1645/L.

Carlo Emanuele (V) Pallavicino è morto a Torino in età di 64 anni il 31 agosto 1650. Per notizie biografiche cfr. "Allegati".

Nel dipinto compare con il Collare della SS. Annunziata, ordine di cui fu creato cavaliere il 21 agosto 1648.

La scritta relativa all'autore riportata da Mallé può riferirsi verosimilmente al pittore savoiardo Esprit o Spirito Grandjean. In tal caso la data di esecuzione del ritratto - dal momento che non risultano viaggi a Roma del Pallavicino, del quale si sa invece che dal 15 maggio 1649 riceve regolare pensione come Aiutante del Principe Reale - potrebbe posticiparsi ancora almeno dopo il marzo 1649, quando risulta documentato il protrarsi del soggiorno romano dell'artista di Chambéry.

Considerato che il personaggio ritratto dovrebbe contare 63 anni è evidente una spiccata vena di celebrativismo barocco romano di matrice idealistico algardiana, sull'impianto francese del finora "pittore senza opere", almeno di prima mano. Alla sua cronologia pubblicata dal Vesme (II, pp. 538-9) si può aggiungere un aggancio intermedio tra il 19 marzo 1649 e il 9 maggio 1651, allorché il Grandjean riceve la patente di nomina a pittore e aiutante di camera di Carlo Emanuele II nella quale si ricorda il servizio prestato dopo il suo ritorno da Roma, da collocarsi, visti gli estremi biografici del Pallavicino, prima del 31 agosto 1650.
Mallè L., I dipinti del Museo d'Arte Antica, 1963