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fine XVIII sec. d.C., prima metà (?) XIX sec. d.C.
calcare calcare calcare
0787/PM
Altezza: 19 mm., Larghezza: 17 mm., Spessore: 4 mm.
Ritratto di Carlo Felice (1765 - 1831) (?)
arte piemontese
Forma ovale largo; colore beige rosa; taglio piano-parallelo. Molatura meccanica del piano posteriore, la cui superficie è interessata da graffi a reticolo e da una cornice incisa. Scultura e intaglio a mano libera: a scalpellino e successive rifiniture. Ritratto di Carlo Felice (1765 - 1831) (?): Testa imberbe di profilo a destra. Fronte alta e stempiata, modulata sull'arcata spessa. Capelli a ciocche sottili e disordinate sul capo; dalle ciocche alla tempia, spunta il lobo dell'orecchio. Occhio allungato tra palpebre spesse. Naso sporgente, a gobba e punta arrotondata in basso. Labbra corte e carnose, ben raccordate al mento arrotondato. Mandibola rilevata e segnata sul collo corto, dallo scollo rilevato e ondulato. Stile di tipo naturalistico, dal modellato un po' rigido e disegnato. Alto rilievo. Intaglio medio.
Considerando corretta la proposta di identificazione con Carlo Felice, il ritratto in oggetto potrebbe mutuare la produzione ritrattistica su medaglie piemontesi della seconda metà del XVIII sec. d.C. Nel caso del confronto individuato, si tratta di medaglie commemorative, per la maggior parte relative all'attività di consigliere svolta da Carlo Ignazio Giulio per Carlo Alberto (ibid.). Tuttavia, per il materiale impiegato, potrebbe essere possibile una datazione anche ad epoca un po' più recente.Vi sono inoltre delle analogie con la più ampia produzione ritrattistica della seconda metà del XVIII sec. d.C., come ad es. alcune opere dei Pichler (ad es. Tassinari, G., Il carteggio tra l’incisore di pietre dure Giovanni Pichler, Padre Giuseppe du Fey ed il Principe Alberico Barbiano di Belgiojoso d’Este, Materiali Studi Ricerche, 18, sezione archivistica, Milano, 2000, fig. 2, passim). La lavorazione del piano posteriore è del tutto analoga ai cammei in calcare 764/PM, 767/PM, 773/PM, 774/PM, 842/PM.

Per l’utilizzo del calcare, ovvero del carbonato di calcio, come materiale di supporto per l’opera, cf. con un cammeo moderno, ora al Germanischen Nationalmuseum di Nürnberg (inv. SiSt 1915), con raffigurazione di busto maschile (Weiß, C., Die antiken Gemmen der Sammlung Friedrich Julius Rudolph Bergen im Germanischen Nationalmuseum Nürnberg, Antike Gemmen in Deutschen Sammlungen, Nürnberg, 1996, n. 474, Tav. 64).
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009