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Candeliere
1737 - 1753
argento
0294/A
Altezza: 34 cm, Larghezza: 25,5 cm
rocailles/fiori/foglie
Minutto Carlo Bartolomeo
Candeliere. Vedi 293/A.
Vedi 293/A.

Sull'orlo della base marchio di assaggio di Carlo Micha e di controassaggio di Bartolomeo Pagliani.

Punzonatura di tolleranza (la scheda riporta disegni di tre marchi).

Impronto del punzone del mastro argentiere Carlo Bartolomeo Minutto (ammesso mastro nel 1737 e di cui si hanno notizie fino al 1753). (La scheda riporta marchio).

Sulla base di questa datazione (che forse potrebbe essere avanzata di qualche anno, dato che la nomina di Micha alla Zecca è documentata al 1759) il Minutto risulta tra gli argentieri più aggiornati in direzione francese del Piemonte, al corrente della lettura rigorista del vocabolario fantasioso del Luigi XV che si incomincia a proporre dopo gli anni Quaranta.

Boucheron è cognato di Minutto, i due lavoravano insieme in una bottega a Torino vicino a Palazzo Carignano. I due candelieri testimoniano la fortuna dei modelli di Meissonnier.
Genta C., Rois & Mécènes. La cour de Savoie et les formes du rococo (Turin 1730-1750), 2015, pp. 218-219,
Fina G., L'argenteria torinese del Settecento, 2002, p. 83,
Mana L., Fonti per l’ornato nell’arte decorativa piemontese del Settecento, 2012, p.22