Page loading...
XVI
4
Altezza: 62 cm, Larghezza: 23 cm, Spessore: 3,5 cm
scultura
collaboratore di Bernardo Vittone
scultura
Per qualità formali e tecniche , oltre che per dimensioni, questa figura è analoga a quella del San Benedetto che compare su una delle fiancate minori del coro dell'abbazia di Staffarda, di proprietà del Museo Civico. E' probabile quindi che il Sant'Antonio provenga dal medesimo coro smontato e decurtato nel 1846, per ordine di Carlo Alberto, e parzialmente riassemblato nella chiesa parrocchiale di Pollenzo. Gli elementi non utilizzati in quell'occasione furono acquisiti nel 1871, tramite l'amministrazione della Real Casa, dal Museo Civico dove vennero ricomposti nel 1932. le modalità di recupero carloalbertino e le successive vicende lasciano presumere che i materiali del coro, prima dell'acquisizione del Museo, siano rimasti per qualche tempo in stato di abbandono e possano aver subito delle dispersioni. L'opera rappresenta pertanto il recupero di un ulteriore frammento di un complesso tra i più significativi per la storia dell'intaglio ligneo in Piemonte.
Gentile G., La fede e mostri. Cori lignei scolpiti in Piemonte e Valle d'Aosta (secoli XIV-XVI). Il coro dell'Abbazia di Staffarda, p. 277,
Careddu G., Castronovo S., Corrado F., Pagella E., Soffiantino M.P., Thellung C., Museo Civico d'arte Antica di Torino. Acquisti e doni 1971-2001, 2004, p. 139,
Gentile G., Tra Gotico e Rinascimento. Scultura in Piemonte, 2001, pp. 138-139 n. 49,
Vari, Medioevo Rinascimento Barocco Acquisti e doni 1996-2001. Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama, 2002, p. 5