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legno scolpito; dipinto e dorato
629
Altezza: 67 cm
S. Antonio Abate
Giovanni Angelo del Maino
plasticatore lombardo
Sant'Antonio abate
La piccola scultura raffigura il santo con la testa lievemente piegata e rivolta a destra, nella mano sinistra tiene un libro aperto mentre il gesto della destra lascia supporre come mancante l'attributo del bastone;ai suoi piedi compare il maialino scuro. La figura è scolpita a tutto tondo, ma non lavorata e non rifinita a tergo, cosa che lascia supporre come l'oggetto facesse parte,originariamente, di un complesso più articolato, forse di una serie di santi addossati alle strutture di una macchina d'altare. Al momento del sopralluogo da parte del Museo Civico, nel luglio scorso, l'opera si trovava presso un laboratorio di restauro di Firenze; si era avviata una pulitura resa necessaria da un consistente deposito di materia grassa, riconoscibile soprattutto negli intagli più profondi nella zona della barba. I tasselli già visti confortano nel prevedere un buon recupero della policromia, da considerare in massima parte originale. Il Sant'Antonio si può agevolmente ricondurre alla produzione di uno dei massimi interpreti della scultura lignea lombarda del Rinascimento, Giovanni Angelo del Maino; in questo senso andavano le segnalazioni giunte al proprietario da parte di Francesca Petrucci e di Giancarlo Gentilini, ma più recentemente, ad ulteriore conferma della attribuzione, l'opera è stata pubblicata da Raffaele Casciaro nel catalogo della mostra Maestri della scultura in legno nel ducato degli Sforza, a cura di Giovanni Romano e Claudio Salsi. CONTINUA IN ANNOTAZIONI
Capraro S., Acquisti e doni (2002-2010), 2011, p. 161,
Casciaro R., Maestri della scultura in legno nel ducato degli Sforza. scheda III.16, 2005, 206-207