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1500 - 1599
conchiglia
0647/PM
Altezza: 46 mm., Larghezza: 45 mm., Spessore: 8 mm.
Scena presso un tempio
artigianato valdostano
Pendente in metallo dorato di forma circolare con legatura esterna decorata da piccole punzonature a rilievo circolari. Il retro è completamente liscio. Un piccolo foro al sommo indicava la presenza di un anellino per sospensione. All'interno è incastonato un cammeo in conchiglia bianca lavorato a basso rilievo con scalpellini su di uno sfondo di color avorio. L'esecuzione dei dettagli è stata fatta con un trapano a punta finissina. La scena raffigurata è piuttosto complessa e si svolfe presso un tempietto che ne costituisce l'elemento centrale. In primo piano è un cavaliere di tergo in atto di gettarsi inuna voragine nel terreno. Gli altri personaggi, verosimilmente guerrieri, sono stanti e osservano la scena. Il tempio è costituito da quattro colonne doriche sormontate da archetti decorati da un motivo vegetale. Al centro è appesa una lucerna. Il soggetto può essere interpretato in due modi: o come la raffigurazione del cavaliere sabino Mattius Curtius che inseguito dai romani durante l aguerra tra Romolo e Tizio tazio si salvò miracolosamente nella palude in cui era caduto oppure lo stesso cavaliere che nel 362 a.C. si sacrificò gettandosi in una voragine apertasi nel foro romano. Il locus curtius venne scoperto a Roma nel 1904 e pe rulteriori informazioni si veda il Lexicon Topographicum Urbis Romae, vol III, Roma 1996.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009