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Strumento musicale etnografico
anteriore al 1951
legno
0046/SM
Altezza: 31 cm, Larghezza: 25 cm, Profondità: 13 cm
Pluriarco
strumento musicale pluriarco.
Si tratta di un pluriarco di cui rimane solamente la cassa di risonanza ricavata da un unico pezzo di legno scavato a forma di tabernacolo: il corpo infatti presenta una forma rettangolare con tre lati ad angolo retto e il quarto arrotondato a forma di ogiva. La parte superiore del lato arrotondato, in corrispodenza dell'apertura, è graffettata e presenta una decorazione incisa a forma di tripla U ripetuta in modo invariato. Nella parte superirore della cassa è stata ricavata dallo stesso legno una plancia lievemente aggettante, decorata con motivi geometrici a due ovali incrociati, sul cui spessore laterale sono stati praticati otto fori in cui in origine erano inserite le estremità degli archi.



Il pluriarco è uno strumento esclusivamente africano presente in una vasta aerea, dal Golfo di Guinea all'Angola, al Congo. Fu documentato sin dai primi contatti tra europei e africani; è associato a importanti miti, nei quali simboleggia una casa, o una barca o il corpo materno. Accompagna importanti cerimonie funerarie, riti legati alla nascita dei gemelli o dedicati alla fertilità.



Il bene appartiene al corpus di 185 oggetti donati al Museo da Tiziano Veggia (1893-1957). Veggia lavorò come ingegnere nel Congo Belga per la Compagnie du Chemin de Fer Bas Congo-Katanga (1919-1936) e per l’Otraco (1936-1951), affiancando alla sua attività lavorativa la pratica del collezionismo. Nel maggio 1955 donò la sua collezione al Museo Civico di Torino