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Lira, strumento musicale
XIX sec.
legno, pelle, fibre vegetali, tessuto.
0002/SM
Altezza: 49 cm, Lunghezza: 25 cm, Larghezza: 8 cm
Lira (tom)
Lira
Lira costituita da una cassa di risonanza di legno di forma irregolare semi cilindrica ricoperta di pelle. La cassa presenta quattro fori di risonanza disposti verticalmente sulla parte anteriore, un foro di dimensioni maggiori sulla parte laterale e una fitta rete di tiranti in pelle incrociati ad angolo retto il cui intreccio ha anche carattere decorativo sul lato posteriore.

Sulla cassa s’innesta una struttura composta da due bracci verticali di legno dall’estremità appuntita e un corpo orizzontale in legno (ora non più infilato tra i due bracci, ma rotto) al quale originariamente erano attaccate le corde. Su di esso è presente uno dei bozzoli in fibra vegetale che serviva per annodare le corde.

Le quattro corde passano attraverso un foro nella cassa al di là del quale sono annodate ad un legnetto esterno al piano armonico e parzialmente attaccate ad una fascia di stoffa annodata ai bracci.



Il bene in esame è diffuso tra le popolazioni nilotiche Shilluk e Bari. I Shilluk sono agricoltori sedentari, dediti alla pastorizia e alla caccia, stanziati in una regione presso la confluenza dei fiumi Nilo e Sobat del Sudan. I Bari sono agricoltori e allevatori che vivono nel Sudan meridionale.



La lira è uno strumento antichissimo appartenente alla categoria dei cordofoni. Il bene in esame rappresenta il modello più comune nel continente africano composto da una cassa di risonanza semi cilindrica e una struttura lignea volta a tendere le corde. Questo modello, diffuso in Sudan, è presente in altre forme e dimensioni in una vasta area che comprende l’Africa Orientale e settentrionale, il Golfo Persico e il Mediterraneo. A seconda del gruppo di provenienza, essa può essere denominata Tom (Shilluk, Sudan), Kissar (Africa orientale), Krar (Oromo, Etiopia), Obokono (Kenya).



La lira veniva tenuta con una mano mentre con l'altra venivano pizzicate le corde con le dita o con dei plettri. Per mezzo della torsione dei bozzoli in fibra vegetale collegati alle corde era possibile accordare lo strumento.

Suonata principalmente da uomini, essa era destinata ad accompagnare il canto.



Data la grande diffusione dello strumento, esso presenta piccole variazioni estetiche a seconda dei contesti culturali. La maggior parte delle lire ha cinque corde. La cassa di risonanza può avere una forma semi-cilindrica come il bene in esame o, in alternativa, semisferica. Talvolta la cassa può essere ricavata da un carapace di tartaruga rivestito in pelle.



L'oggetto è stato raccolto dal marchese Aynardo Benso di Cavour (1833-1875) nei suoi viaggi extraeuropei e faceva parte di una serie di sette strumenti (quattro lire e tre tamburi) raccolti in Sudan.
Borgarello F., Gli strumenti musicali del Museo Civico di Numismatica Etnografia Arti Oruentali: schedatura e catalogazione, 2000, pp. 140-142,
Bassani, E., Gli antichi strumenti musicali dell'Africa Nera : dalle antiche fonti cinquecentesche al Gabinetto armonico del padre Filippo Bonanni, 1978,
Bowl lyre, Musical Instruments Interface for Museums and Collections