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Tovaglia
Inizio XVII secolo o XIX secolo
Taffetas di seta, tela di lino ricamata a punto posato con filo dorato (anima in seta gialla)
2283/T
Altezza: 220 cm, Larghezza: 110 cm
Tessuto seta ricamo / Fabric silk embroidery
La tovaglia in taffetas rosso presenta un bordo a festone traforato e ricamato in oro a imitazione del merletto, che corre su tutti i lati, sviluppato su una maggiore altezza in corrispondenza dei lati brevi, e una fascia entre-deux, anch’essa a giorno, presso le due estremità. Le parti piene del merletto sono rese con motivi ritagliati sulla tela, interamente profilati da pippiolini ad anello in filato dorato e uniti da barrette costituite dagli stessi anellini agganciati gli uni agli altri. La disposizione della decorazione ben corrisponde a quella di manufatti della fine del XVI - inizio del XVII secolo, con una cornice sottile sui lati lunghi e più alta su quelli brevi, nella cui prossimità, sulle cadute laterali, corre un’ulteriore fascia a ricamo (ricordiamo ad esempio, nelle collezioni del Museo Civico di Torino, la tovaglia attribuita alla ricamatrice milanese Caterina Cantona, inv. 1846/t – G.L. Bovenzi, in C. Buss, 2011, pp. 152-155, scheda 39). Anche i motivi decorativi richiamano da vicino quelli dei tessuti di quell’epoca, seppur in una composizione che risulta alquanto confusa, e il moltiplicarsi di anellini dorati imita correttamente la particolarità dei merletti in filato metallico del XVI secolo (T. Schoenholzer Nichols, S. Tomasini (a cura di), 2012, schede 1-22, pp. 31-51). L’esame del manufatto porta però a sospettare possa trattarsi di una accurata riproduzione eseguita nell’Ottocento, secolo in cui il grande interesse per il Rinascimento porta allo studio e al collezionismo dei manufatti antichi e anche alla loro falsificazione. La tovaglia fu acquistata dal museo nel 1883 dall’antiquario romano Giuseppe Giacomini: la provenienza dal mercato antiquario potrebbe avvalorare questa lettura.