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XVIII - XIX sec. d.C. (lavorazione della pietra)
calcedonio-corniola; oro
0597/PM
Altezza: 20 mm., Altezza: 22 mm., Diametro: 19 mm. max, Larghezza: 15,5 mm., Larghezza: 18,5 mm., Spessore: 2,8 mm., Spessore: 3 / 5 mm.
Testa di Afrodite (?)
Forma della pietra ovale. Pietra di colore arancione. Taglio piano-convesso a lama metallica. Sbozzatura a mano del piano posteriore, reso lievissimamente convesso e lucidato, con tracce di microglifi irregolarmente disposti. Intaglio a tecnica mista: a mano libera per il profilo e le ciocche irregolari dei capelli; con trapano a punta sferica per l'occhio; con trapano a rotella per le ciocche schiacciate sul capo. Lucidatura selettiva parziale del piano esterno. Legata in anello aureo con castone a giorno a sezione troncoconica. Verga (spessa ca. 2 mm) a doppio filo appiattito, divaricato alle estremità per sorreggere il castone. Testa femminile (Afrodite?): Testa di profilo a sinistra con stefanè. Capelli lunghi schiacciati sul capo dalla stefanè e raccolti in lunghi e spessi boccoli tortili ravviati all'occipite. Un boccolo ondulato sfugge sulla tempia, alcune ciocche sparse ravvivano la fronte. Arcata sopraorbitale regolare, dal margine molto netto su un'orbita triangolare e poco profonda, occupata da un bulbo oculare a pupilla incisa relativamente poco rilevato tra palpebre sottili, l'inferiore sfumata sullo zigomo. Naso a profilo diritto, senza stacco alla radice (profilo cd. "greco"), con pinna arcuata e modulata alla guancia. Labbra corte ma carnose. Piccolo mento tondeggiante a proseguire idealmente la curva della mandibola. Collo privo di passaggi; scollo arcuato. Dai capelli fuoriesce il minuscolo lobo dell'orecchio. Stile naturalistico, caratterizzato da un'esecuzione di qualità molto elevata, dal modellato delicato e sfumato e dall'intaglio anche assai fine. I passaggi di superficie sono morbidi e ben dosati.
Le analogie stilistiche e iconografiche con alcuni intagli del XVIII secolo sono abbastanza stringenti, tuttavia si tratta di una raffigurazione certamente mutuata da prototipi di periodo ellenistico-romano. Le tracce di lavorazione potrebbero essere compatibili sia con una datazione antica sia con una datazione moderna dell'intaglio.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009