Page loading...
XVIII - XIX (?) sec. d.C. (lavorazione della pietra)
calcedonio-corniola; oro
0581/PM
Altezza: 14 mm., Altezza: 15 mm., Diametro: 17 max mm., Larghezza: 11,5 mm., Larghezza: 12 mm., Spessore: 3 mm., Spessore: 4 mm.
Testa di Asclepio
Torino
Forma della pietra ovale. Pietra di colore arancione. Taglio della pietra piano-parallelo a lama metallica e molatura meccanica (?) con smussamento degli spigoli. Intaglio a tecnica mista: incisioni a mano libera e con trapano a rotella (verticale?) per le lunghe ciocche di capelli alla nuca (le incisioni a mano libera sono posteriori a quelle con trapano, vi sono tracce di smeriglio ferrifero); incisioni con trapano a rotella per le folte ciocche della barba e dei baffi; incisioni a mano libera per il profilo del volto e per l'arcata sopraorbitale; bulbo oculare, palpebra inferiore e labbra eseguite con trapano a rotella; orlo del panneggio a mano libera. Lucidatura selettiva parziale all'interno del volto e sul capo. Legata in anello aureo. Dimensioni interne del castone a giorno 13x9mm. Spessore verga da 2 a 4 mm. La pietra è smontata. Castone a cornice ovale o bordo ovale rilevato. Tracce di mastice all'interno del castone per fissare la pietra. Ossidatura diffusa. Testa di Asclepio: Testa barbuta di profilo a destra con clamide o manto accollato e verga con vipera. Testa di uomo maturo dal capo calvo e tondeggiante. Le proporzioni del volto sono allungate dalla barba fluente. Le lunghe ciocche alla nuca e il boccolo alla tempia sono quasi indistinti dalla folta barba a tre spessi gruppi di ciocche progressivamente digradanti alla mandibola. Baffo spesso e arcuato in basso sul piccolo labbro inferiore. Arcata sopraorbitale spessa e ben rilevata sul piccolo bulbo oculare dalla palpebra appena accennata in un'orbita molto profonda. Naso corto a radice incavata e profilo diritto, con sottile pinna orizzontale. Collo panneggiato. Davanti al volto, vipera avvinta a una verga. Stile naturalistico, di tipo plastico chiaroscurale. Buona descrizione dei dettagli relativi alla capigliatura e alla barba, con un discreto passaggio di superfici nella zona della palpebra, sfumata sullo zigomo modulato. Rilievo relativamente alto.
Lavori analoghi raffiguranti lo stesso soggetto e presenti in gran numero ad es. al Museo Archeologico di Bari sono ritenuti di dubbia antichità (bid., 78 - 82). Altri intagli con lo stesso soggetto al Fitzwilliam Museum di Cambridge sono datati al XVIII sec. d.C. (Henig, M., 1994, Classical Gems. Ancient and Modern Intaglios and Cameos in the Fitzwilliam Museum Cambridge, 294 - 96, n. 616 - 620).
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009