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XVI (?) - XIX (?) sec. d.C. (lavorazione della pietra)
agata; oro
0634/PM
Altezza: 17 mm., Altezza: 19,5 mm., Larghezza: 12,1 mm., Larghezza: 15 mm., Spessore: 3 mm., Spessore: 3,9 mm.
Testa di Satiro
Forma della pietra ovale. Pietra di colore bianco, a taglio piano-parallelo. Molatura meccanica a disco del piano posteriore. Intaglio e scultura a mano libera, con dettagli rifiniti a punta fine e narice incisa con trapano a punta sferica. Tutta la superficie lavorata è lucidata. Tracce di smeriglio ferrifero lungo il collo. Legata in anello aureo con castone ovale semplice a giorno. Verga a doppio filo sottile appiattito (spess. 2 mm ca.), divaricato alle estremità per sorregere il castone. Testa di satiro: Testa imberbe panneggiata con orecchie caprine, di profilo a destra. Satiro ovvero satiriskòs. Capelli corti a ciocche fini e ciuffo frontale. Naso a profilo diritto e punta arrotondata, con pinna spessa a narice incisa. Occhio reso quasi di profilo tra le spesse palpebre rilevate. Orecchio caprino dal contorno ondulato e appuntito. Labbra molto carnose sul piccolo mento arrotondato. Collo nervoso, col muscolo sternocleidomastoideo plasticamente evidenziato. Scollo panneggiato. Stile lineare ma attento alla descrizione di alcuni dettagli come i capelli. Modellato a rilievo moderatamente alto, ora delicato (nel volto) ora più energico (come nel collo nervoso).
La datazione dell'opera è assai dubbia, poiché il tipo di soggetto e l'iconografia sono comuni a diversi periodi, mentre lo stile non fornisce informazioni più dettagliate al riguardo. La resa dell'occhio, quasi di profilo, è analoga a quella di un cammeo in agata, raffigurante il busto di un imperatore, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Venezia (inv. G.593) e datato al XVI sec. d.C. (De Paoli, scheda in Cristalli e Gemme. Realtà fisica e immaginario. Simbologie, tecniche e arte, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Atti del Convegno di Venezia (1999), B. Zanettin (a cura di), Venezia, 2003, 487, n. 10), mentre la pietra è lucidata come un cammeo con busto di Eracle, sempre a Venezia, del XVI sec. d.C. (Ravagnan, G. L. «Le gemme e i cammei del Museo Archeologico Nazionale di Venezia», in Cristalli e gemme, 2003, 472, fig. 15). Le tecniche di lavorazione sembrano compatibili con una datazione ad epoca relativamente recente del cammeo, piuttosto che ad epoca antica.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009