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Dipinto
XVIII secolo terzo quarto
olio su tela
0559/D
Altezza: 133 cm, Larghezza: 104,5 cm
Tobiolo e l'angelo
Cignaroli Vittorio Amedeo
Tobiolo e l'angelo. Cornice lignea, intagliata a baccelli con cartelle in stucco, dorata, moderna.
Discendente di una famiglia di artisti di origine veronese, Cignaroli si forma nella bottega del padre Scipione tra cultura veneta, suggestioni bolognesi e reminiscenze nordiche. Dal 1749 è attivo alla corte sabauda come paesaggista, con un' intensa attività per le residenze di Moncalieri, Rivoli e Venaria Reale. Dopo la metà del secolo Cignaroli realizzò un ciclo di opere di soggetto biblico che ebbe grande fortuna, a giudicare dalle numerose repliche in diverse dimensioni, utilizzate anche in funzione decorativa come sovrapporte.

A tale ciclo appartengono anche questa e altre tre tele conservate in Museo, provenienti dalla donazione dell'avvocato Ambrogio della Chà, che aveva acquisito la sua raccolta dall'antiquario Pietro Accorsi. Le scene sono inserite entro paesaggi di ampio respiro, da cui traspare l'interesse del pittore per il paesaggio dal vero.
Mostra del Barocco piemontese, 1963, vol. II, p. 111,
Il Museo Civico di Arte Antica di Torino. Opere scelte, 2006, p. 54,
Mallé L., Museo Civico d'Arte Antica. I dipinti, 1963, p. 44,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 111