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Piatto
XVII/XVIII
maiolica
3123/C
Altezza: 4,5 cm, Diametro: 47,5 cm
uomo che trattiene cavalli
Grande piatto in maiolica abborchiato e con decorazione policroma (seppia, verde, azzurro e giallo). Nel tondino centrale è raffigurata una scena con uomo che trattiene due cavalli imbizzarriti. La parte a rilievo del bordo raffigura foglie d'acanto e maschere. Sul retro n. 5 palmette.
Per la marca cfr. Gino Barioli (a cura di), Maioliche, porcellane e terraglie nel vicentino, cat. della mostra, Venezia 1955, pp. 76-77, fig. 8: fabbrica Manardi e Caffo, latesini, sec. XVII-XVIII. Il piatto è stato inizialmente attribuito da Vittorio Viale, La raccolta ceramica del museo civico di Torino,Torino 1932, fig. 60, alla fabbrica Bartolini di Murano e datato al sec. XVIII. L'attribuzione viene in un primo tempo accettata da Luigi Mallé, Palazzo Madama in Torino. Vol. II. Le collezioni d'arte Rorino 1970, p. 244; lo stesso autore in Maioliche italiane dall'origine al Settecento, Milano 1974, tav. 49, modifica la propria opinione e propone un'attribuzione alla manifattura di Argano (come già era stato avanzato da Oreste Ferrari, Giuseppe Scavizzi, Maioliche italiane del seicento e settecento, Milano, 1965, p. 87, che datavano il piatto alla fine del sec. XVII).
Viale V., La raccolta ceramica del Museo Civico di Torino. Le maioliche, 1932,
Mallé L., Maioliche italiane dalle origini al Settecento, 1974,
Ferrari O./ Scavizzi G., 1965,
Pelizzoni E./Forni M., 1997, p. 148,
Mallé L., Palazzo Madama in Torino. Le collezioni d'arte, 1970, v. II