Page loading...
urami fioriti / vasi di fiori / cornucopie
1750 - 1799
lino; filo di lino lavorato a fuselli a pezzi rapportati; fondo a rete rotonda, con barrette di collegamento visibili sul retro; decoro in punto tela con contorni rilevati a fitto punto tela e mezzo punto; riempitivi traforati a point de neige. Piede rifinito con una fettuccia a telaio.
1889/T
Altezza: 30 cm, Larghezza: 335 cm
bordo
Bordo lino merletto / Trimming linen lace
La rete di fondo del merletto, in maglia rotonda, collega i rami fioriti, i vasi di fiori e le cornucopie ricamati con bordini di contorno in rilievo. A rovescio sono visibili i punti di collegamento.Il bordo è formato da due pezzi uniti quasi sicuramente già in origine, come fa supporre la cucitura molto accurata e la presenza dello stesso bordino di rifinitura su un lato; le dimensioni fanno supporre un utilizzo nell'abbigliamento liturgico come bordo di camice.
Il filo molto sottile e la tecnica esecutiva corrispondono all'uso di Bruxelles. Tuttavia varie caratteristiche portano a ipotizzare una manifattura meno raffinata, anche se fiamminga: l'impianto compositivo piuttosto semplice, i motivi poco nitidi rispetto al fondo a causa dell'esecuzione alquanto irregolare del nastrino a punto tela e del mezzo punto, i nodi di chiusura dei segmenti ben visibili sul retro; la ridotta gamma di riempitivi; il fondo a rete a maglie rotonde e piuttosto irregolari e non drochel, come in uso a Bruxelles in quel periodo. Esemplari eseguiti con tecnica simile e fondo a maglie rotonde, databili a metà secolo, sono attribuiti alla regione brabantina, cui apparteneva anche Bruxelles: un esemplare del Cleveland Museum of Art (Levey 1983, fig. 270, e Risselin Steenebrugen 1980, p.389 e fig.293) e, soprattutto, un bordo di camice pressoché identico nella tecnica e nei motivi, appartenente a un nucleo di merletti fiamminghi utilizzati per la biancheria e l'abbigliamento liturgico della cappella di San Giovanni Battista nella chiesa di San Rocco a Lisbona. Questi furono acquistati a Roma tra 1742 e 1745, per committenza del re del Portogallo Giovanni V (Rendas Barrocas, p. 37, scheda n. 1; Rizzini in c.d.s ). In realtà non esistono dati certi per individuare tale produzione, che proprio per la sua complessità attributiva rimane comunque assimilabile a quella di Bruxelles.
Merletti dalle collezioni di Palazzo Madama, 2013