Ore 15.00 Conferenza-laboratorio “Casamorati, una storia tutta italiana: viaggio sensoriale nell’epoca delle acque profumate e delle loro materie prime” a cura di Sergio Momo.
La conferenza affronterà la storia della ditta Casamorati, nata a Bologna nel 1858, che ha legato il proprio nome all'Acqua di Felsina, il “profumo di Bologna”, un prodotto creato intorno al 1827 e pietra miliare della profumeria italiana: se non celebre come l'Acqua di Colonia, per lo meno abbastanza noto da essere ampiamente imitato e da apparire nei trattati di profumeria del Novecento, italiani e francesi. L’Acqua di Felsina, che riprende l'antico nome etrusco di Bologna, è caratterizzato da un gradevole profumo e deve il suo successo anche alle diverse virtù igieniche e salutari: prometteva di cancellare le macchie dal viso e dal corpo, far scomparire le rughe, contribuire alla salute dentale e via dicendo. Era, insomma, una pozione dalle molteplici funzioni, utile all'igiene e alla cura della persona, distribuita in tutta Italia e all'estero.
Il negozio della ditta Casamorati, nel centro di Bologna, era un simbolo importante della città, con le sue fastose vetrine, la sua insegna Belle Epoque e le fragranze che si sprigionavano lungo il porticato, evocando il prestigio del marchio e il suo legame con la città, la sua storia e i suoi rituali: un profumo che si poteva respirare nelle vie più belle del centro e che si irradiava intorno alle persone per bene, sugli orli dei tanti fazzoletti che un tempo donne e uomini amavano ostentare. L'Acqua di Felsina Rossa conteneva i tipici ingredienti disponibili in una bottega di droghe e articoli coloniali: benzoino, balsamo di Tolu, balsamo del Perù, cannella, chiodi di garofano, essenze di Portogallo (ovvero arancio dolce), bergamotto e limone. La ditta Casamorati, presente in numerose Esposizioni nazionali e internazionali, seppe elaborare varianti originali alla composizione di base proponendo, già alla fine dell'Ottocento, due specialità della Casa come l'Acqua di Felsina concentrata all'Eliotropio Bianco e l'Acqua di Felsina al Mughetto. Attraverso le vicende della ditta Casamorati si ripercorrerà un pezzo di storia industriale italiana: dall’intenso processo di modernizzazione e di sviluppo tecnologico del primo Novecento fino alle difficoltà nel reperimento delle materie prime esotiche durante il periodo di sanzioni internazionali e dell’autarchia imposto dal regime fascista, cui seguirono le ristrettezze dovute alla Seconda Guerra Mondiale.
Sergio Momo è fondatore e Direttore creativo di Xerjoff, E’ nato a Torino nel 1964 dove si è diplomato in una Scuola d’arte con una specializzazione in grafica e design. Completati gli studi presso l’Istituto Europeo di Design, si è trasferito a Londra, lavorando per diversi studi di design e agenzie pubblicitarie. Al ritorno in Italia diviene Direttore creativo di Carre Noir Design International. Risalgono a questo periodo la realizzazione di importanti progetti realizzati per marchi prestigiosi come Bacardi, Ferrero, Lancôme, Rolls Royce e Ferrari. Dopo una serie di corsi di specializzazione sulla creazione del profumo, sulla sua storia e sulla profumeria naturale e la distillazione a Grasse, decide di creare il marchio Xerjoff, il cui nome nasce dall’unione di “Joff” (il soprannome dato a Sergio Momo dalla nonna materna) e “Sir” il nickname aggiunto dai colleghi inglesi durante il periodo londinese.
La rassegna di incontri sulla cultura dell’olfatto è organizzata dall’Associazione culturale Per Fumum, nell’ambito della mostra “PerFumum. I Profumi della Storia”.
Costo: conferenza singola euro 12. Tariffe per più appuntamenti: 2 conferenze € 17; 3 conferenze € 22; 4 conferenze € 27; 5 conferenze € 32; 6 conferenze € 37; 7 conferenze € 42; 8 conferenze € 47.
Acquisto in prevendita dal 24 gennaio 2018 alla biglietteria del museo dal lunedì alla domenica ore 10-17 (chiuso il martedì) fino a esaurimento posti disponibili; modalità di pagamento: contanti, Pagobancomat, Carta di credito (escluso American Express). Al momento del pagamento vanno indicate le conferenze prescelte.
Costo: conferenza singola euro 12. Tariffe per più appuntamenti: 2 conferenze € 17; 3 conferenze € 22; 4 conferenze € 27; 5 conferenze € 32; 6 conferenze € 37; 7 conferenze € 42; 8 conferenze € 47. Acquisto in prevendita dal 24 gennaio 2018 alla biglietteria del museo dal lunedì alla domenica ore 10-17 (chiuso il martedì) fino a esaurimento posti disponibili; modalità di pagamento: contanti, Pagobancomat, Carta di credito (escluso American Express). Al momento del pagamento vanno indicate le conferenze prescelte.