Mercoledì 29 maggio 2024, ore 17.00 con Giovanni Carlo Federico Villa e Simonetta Castronovo
Il cofano di Palazzo Madama rappresenta un unicum nell’ambito dell’arte medievale: per la qualità straordinaria dei suoi smalti e della serratura con figure fantastiche in rame sbalzato – giudicata da sola uno dei massimi capolavori dell’oreficeria del Duecento; per la ricchezza del suo decoro: con i nove medaglioni in rame traforato del lato frontale raffiguranti combattimenti di animali, e gli otto sui fianchi dedicati a scene cortesi e profane descritte con estrema raffinatezza e precisione naturalistica; e perché al mondo esiste solo un altro cofano di Limoges di queste dimensioni e di questa tipologia - nella cattedrale di Aquisgrana -, un’opera tuttavia più tarda e molto rimaneggiata in età moderna.
La conferenza ricostruisce la storia del cofano del cardinale Guala Bicchieri e presenta i cinque smalti di Limoges che originariamente decoravano il retro di questo capolavoro del gotico europeo: i cinque smalti, ora in vendita presso una galleria antiquaria di Parigi, furono verosimilmente trafugati nel corso del XVIII secolo quando si trovava nella chiesa di Sant’Andrea di Vercelli per poi confluire in una collezione privata in Francia. I cinque smalti, in rame dorato e smalto champlevé (di colore blu, verde, bianco), erano originariamente fissati al retro del cofano, oggi completamente spoglio, e occupavano gli spazi tra i vari medaglioni figurati, anch’essi perduti.Il chimico Angelo Agostino del Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Torino è stato a Parigi su indicazione del museo per verificare che la composizione chimica degli smalti fosse compatibile con quella delle decorazioni presenti sul cofano di Guala Bicchieri.
Palazzo Madama ha avviato una raccolta fondi per acquisire gli smalti e così riposizionarli sul prezioso scrigno, restituendo a quest’opera una parte del suo decoro perduto.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 - 13.00; 14.00 - 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it