ore 17.30 Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours morì a Torino, in Palazzo Madama, nella notte fra il 15 e il 16 marzo del 1724, meno di un mese prima del suo ottantesimo compleanno. Fra le consorti di casa Savoia, fino alle due regine d’Italia, fu colei che visse più a lungo e con il più duraturo periodo di vedovanza. Fu anche l’ultima reggente di casa Savoia. La sua fama di tutrice nelle veci di suo figlio Vittorio Amedeo II, assai sottostimata dagli storici del Risorgimento, è stata rivalutata di recente, mentre la sua statura di mecenate dell’architettura e della pittura decorativa, ugualmente negletta, è emersa in tutto il suo rilievo più marcato sin dalla riapertura di Palazzo Madama, la sua residenza nella capitale subalpina. Attraverso un’analisi precisa delle fonti dirette, una conoscenza della storia dinastica e un’attenzione per l’arte e l’iconologia, lo storico Robert Oresko (1947-2010) ha contribuito a riportare alla luce la figura di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours nel ruolo di donna di governo e di protettrice delle arti. Il volume Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours di Robert Oresko è stato pubblicato nel 2017 a cura di Blythe A. Raviola e Clelia Arnaldi di Balme, per i tipi di Umberto Allemandi Editore.
Intervengono David Parrott, Università di Oxford Elena Riva, Università Cattolica di Milano Blythe Alice Raviola, Università degli Studi di Milano
David Parrott è professore di Storia Moderna in Europa all'Università di Oxford ed è docente anche al New College. Ha insegnato e lavorato a Oxford dal 1992. David ha compiuto ricerche sulla storia della Francia del XVII secolo, pubblicando un libro sull'esercito francese nell'età del cardinale Richelieu, e ha studiato e scritto sulla guerra e l'organizzazione militare nell'Italia settentrionale e in Germania. È stato interessato per molti anni alla privatizzazione della forza militare nella prima Europa moderna e nel 2012 ha pubblicato The Business of War, uno studio sull'imprenditoria militare dal XVI al XVIII secolo. Attualmente sta scrivendo un libro sulla Francia alla metà del Seicento.
Elena Riva è professore associato di storia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia. Ha scritto articoli e libri sul tema dell’aristocrazia e della cultura nobiliare nell’età moderna, con un particolare riferimento all’area geografica della Lombardia e dell’Impero. Negli ultimi anni si sta dedicando allo studio dei modelli cortigiani ‘al femminile’ nelle aree asburgiche e borboniche tra XIV e XIX secolo. È membro della segreteria scientifica di alcune importanti riviste di settore (Annali di storia moderna e contemporanea dell’Università Cattolica e Cheiron). Recentemente ha pubblicato Una reggente di successo. La politica internazionale di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, in “Cheiron”, 1, 2017, pp. 47-99.
Blythe Alice Raviola insegna Metodologia dello studio della storia all'Università degli Studi di Milano. Ha all'attivo numerosi studi sulla storia sabauda e del Monferrato (Il Monferrato gonzaghesco, Firenze 2003), sui piccoli stati (L'Europa dei piccoli Stati, Roma 2008) e sulle corti padane: alcuni di essi si concentrano su figure femminili quali Anne d'Alençon, Margherita Paleologo, Catalina Micaela d'Asburgo e le Infante Margherita, Maria Apollonia e Francesca Caterina di Savoia. Con la collega Franca Varallo dirige la collana "Studi sabaudi" per i tipi dell'editore Carocci. Negli ultimi anni ha curato l'edizione de Le relazioni universali di Giovanni Botero (Torino 2015-17).
Costi: ingresso a ogni conferenza € 5 (€ 3 abbonati Musei Torino Piemonte).
Info e prenotazione: t.011 4429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it