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Ritratti nell’arte

  • Exhibition
  • 20 September 2012 - 6 January 2013

Ognuno di noi conserva immagini fotografiche di persone amate o di personaggi celebri, per non perdere un ricordo o anche per preservare la vicinanza di un sentimento e di un’emozione. Spesso i ritratti ripropongono, nel taglio dell’immagine o nella cura di un particolare, gesti e abitudini molto antiche, che si sono lentamente stratificate nella nostra cultura. 
In occasione della mostra “Robert Wilson. Ritratti a Palazzo Madama” Palazzo Madama  propone un itinerario dedicato al ritratto nella storia dell’arte attraverso le collezioni permanenti. In ogni sala i visitatori trovano segnalate le opere e un approfondimento su un particolare tema (il ritratto di devozione, l’autoritratto, la celebrazione del committente, il ritratto allegorico…). È un invito a riflettere sulle analogie che legano il passato alla nostra vita di oggi e a scoprire le ragioni delle differenze partendo dalle forme, dalle tecniche, dai simboli.
Il percorso inizia al piano terra, in sala Acaia, con i dipinti della fine del Trecento, nei quali i committenti si fanno ritrarre in proporzioni minuscole accanto alla Madonna e ai santi protettori; prosegue con il Rinascimento, con il comparire con la fiera comparsa dell’uomo, che conquista uno spazio analogo a quello un tempo riservato al sacro. Lungo la torre panoramica un pannello illustra il ritratto equestre, dai modelli dell’antichità romana alla celebrazione cinquecentesca del principe, per arrivare al primo piano e ai grandi ritratti celebrativi della dinastia sabauda.Nelle altre sale del museo i visitatori trovano ancora approfondimenti sul ritratto in miniatura e sulle raffigurazioni per monete e medaglie.
Infine, al primo piano, all’interno della mostra dedicata a Robert Wilson, alcune opere in prestito dalla GAM-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino narrano gli sviluppi del genere “ritratto” nel corso dell’Ottocento e del Novecento: dal Ritratto di signora di Giovanni Boldini, all’assorta raffigurazione dell’artista Leonardo Bistolfi fatta da Agostino Bosia, per giungere infine alla purezza di linea di Felice Casorati con Hena Rigotti e alle ricerche condotte nel campo dell’aformale da Sergio Saroni con Figura e squarto.

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