In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia Palazzo Madama ospita, nell’Atrio Juvarriano, di fronte all’Aula del Senato, una grande installazione dell’artista Luigi Mainolfi dal titolo “Torino che guarda il mare”. Il progetto, a cui l’artista lavora dai primi anni Novanta, è un “ritratto corale” che riunisce duecento busti in terracotta di cittadini torinesi, personaggi noti e persone comuni, a formare una sorta di lungo fiume collettivo che rappresenta il mondo che ruota intorno all’arte di Luigi Mainolfi. Ogni persona rappresentata (dal falegname al meccanico, dagli amici e famigliari, agli artisti, direttori di musei, fotografi, collezionisti e galleristi) è una conoscenza diretta dell’artista, ha rivestito un ruolo importante nel corso della sua vita artistica e, proprio per questo motivo, trova la sua giusta collocazione nell’opera. Torino è la città dove Luigi Mainolfi, irpino di nascita e formato artisticamente a Napoli, vive e lavora, è il luogo che gli ha permesso di entrare in contatto con un humus artistico consolidato dalle esperienze passate e che, negli ultimi vent’anni, ha continuato ad essere l’epicentro dell’arte contemporanea in Italia. Per questa ragione, già nel 1996 in occasione della sua personale al Maschio Angioino di Napoli, decide di rendere omaggio alla città di adozione, con l’esposizione dei primi cento busti. Nel corso del tempo il progetto si è arricchito di altrettanti elementi ed ora la grande installazione viene esposta a Torino e sarà visibile al pubblico fino al 6 novembre 2011.