A cura di Clelia Arnaldi di Balme, conservatrice Arti del Barocco, Palazzo MadamaGiovedì 16 marzo, ore 17
L’ebanisteria piemontese del Settecento deve la sua straordinaria fortuna alle opere di Pietro Piffetti, in cui perizia tecnica e fantasia inventiva si uniscono con risultati di estrema eleganza. In occasione dei 160 anni dalla nascita del Museo Civico torinese, la conferenza esamina la figura dell’artista e la tecnica dell’intarsio nel Piemonte del Settecento, illustrando il significato della presenza delle opere degli ebanisti piemontesi nelle collezioni civiche. Essa risale alla fine dell’Ottocento e va ricondotta, almeno inizialmente, alla cultura artistico-industriale che traccia la Storia del lavoro e fornisce i modelli per l’industria nascente. Le caratteristiche tecniche degli arredi, l’intarsio e l’intaglio, lo stile e le decorazioni diventano oggetto di studio e di profondo interesse, anche in relazione alla trattatistica che accompagna la produzione con manuali dedicati ai materiali e alle lavorazioni. La ripresa del gusto settecentesco caratterizza così molti dei mobili presentati alle esposizioni nazionali dell’industria del XIX secolo, che mirano a raggiungere “qualità e buon disegno per tutti”.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.Info e prenotazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Le conferenze si terranno in Sala Feste, al primo piano del museo.