Lunedì 10 marzo 2025, ore 17.00 – Vite da ariani. Presentazione del volume di Guido Dalla Volta, edito da Enrico Damiani EditoreFabio Levi, presidente del Centro Internazionale Studi Primo Levi, dialoga con l’autore.Palazzo Madama, Sala Feste
Presentazione organizzata nell'ambito della mostra "Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l'Europa".Le grandi tragedie hanno un inizio e una fine, ma ci sono un prima e un dopo che non smettono di parlarsi, nel silenzio. Rimbalzando tra questi due tempi in mezzo ai quali si spalanca l'indicibile, Guido Dalla Volta – nipote di Alberto, compagno di Primo Levi ad Auschwitz – racconta la "vita da ariani" della sua famiglia, il tentativo, vano, di sfuggire alle persecuzioni e, finita la guerra, quello di evitare le sofferenze del ricordo nella paura che l'orrore possa ripetersi. Fino all'epilogo quando, rompendo una barriera con il coraggio della parola, il passato e il presente si fondono in una nuova dimensione, quella della memoria.
1936. Guido Dalla Volta vive a Brescia con la moglie Emma e i due figli, Alberto e Paolo. È un uomo onesto e rispettato, perfettamente integrato nel suo contesto sociale, che fonda la sua esistenza sui valori della tradizione: lavoro, famiglia, patria. C’è solo un dettaglio, fino a quel momento ininfluente: i Dalla Volta hanno origini ebraiche. Mentre Emma presagisce il pericolo, Guido non vuole credere al peggio, finché le leggi razziali non gli aprono sotto i piedi una voragine kafkiana che lo inghiotte insieme al figlio maggiore.
1962. Mentre Emma attende ancora il ritorno del marito e del primogenito, il nipotino, che porta lo stesso nome del nonno, fa domande che restano senza risposta. E suo padre Paolo, uomo severo e irrigidito dal dolore, deve decidere come raccontargli una verità complicata e negata, così lontana dalla vita serena e brillante che sta costruendo per lui. Sullo sfondo di questo immenso non detto, si staglia una lettera in cui Alberto è ricordato come «il più forte, il più risoluto, il più degno di sopravvivere». A firmarla è un suo compagno di prigionia ad Auschwitz, uno scrittore torinese di nome Primo Levi, che all’amico dedicherà passaggi salienti dei suoi capolavori.
Guido Dalla Volta, nato a Brescia nel 1956, si è laureato in Ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano. Nel 1982 ha conseguito il titolo di Master of Computer Science presso la McGill University di Montréal. Ha trascorso la sua carriera lavorativa presso la IBM, in Italia e all’estero, fino al 2019 quando, a seguito del pensionamento, si è potuto dedicare alle ricerche che hanno permesso la stesura di questo suo primo libro.
Guido Dalla VoltaVite da arianiEnrico Damiani EditorePagine 512€ 23,90
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Non è previsto il servizio di prenotazione.