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XVIII (?) sec. d.C.
calcedonio-corniola
0654/PM
Altezza: 24,5 mm., Larghezza: 19,5 mm., Spessore: 3,5 mm.
Busto di Alessandro
Forma della pietra ovale. Pietra di colore arancio scuro, a taglio piano-parallelo. Molatura meccanica e lucidatura per abrasione del piano posteriore, con smussatura estremamente regolare degli spigoli. Intaglio a tecnica mista: con mola a disco per i volumi del collo, del tronco e del volto (?); a mano per il profilo; con trapano a punta sferica per la pupilla incisa appena accennata; con trapano a rotella per la criniera della leontè. Lucidatura selettiva del volto. Busto di Alessandro: Busto imberbe con leontè, di 3/4 di spalle, col capo di profilo a destra. Leontè con nodo sulla spalla destra, ma annodata idealmente sul petto, dalla morbida criniera fluente. Corte ciocche regolari di capelli sulla fronte. Naso a profilo diritto, praticamente senza stacco alla radice (profilo cd. "alla greca"), con pinna a punta tagliente. Fronte alta a profilo diritto. Arcata molto regolare su un'orbita triangolare interamente occupata dal bulbo oculare allungato a pupilla appena accennata tra le palpebre molto sottili e rilevate. Guancia delicatamente modulata. Labbra carnose. Grande orecchio a contorno rilevato. Spalla destra rilevata. Stile naturalistico di tipo classicheggiante, caratterizzato da un modellato morbido ad alto rilievo, molto attento alle proporzioni e ai passaggi di superficie. Intaglio fine e medio-fine.
L'opera sembra essre molto liberamente ispirata all'intaglio di Pichler al quale si è fatto riferimento; vi sono però alcune differenze stilistiche, come la resa della criniera della leontè, per la quale si veda piuttosto un intaglio in eliotropio al Fitzwilliam Museum di Cambridge (inv. PER.86.M), datato dubitativamente al XVI sec. d.C., ma probabilmente più tardo (Henig, M., Classical Gems. Ancient and Modern Intaglios and Cameos in the Fitzwilliam Museum Cambridge, con testi di D. Scarisbrick e M. Whiting, Fitzwilliam Museum IV, Cambridge University Press, Cambridge, 1994, 289, n. 604). Le tecniche di lavorazione sono compatibili con una datazione dell'intaglio ad epoca relativamente recente.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009