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Calendario liturgico portatile
XIII secolo fine - XIV secolo primo quarto
inchiostro su pergamena; cuoio; ottone.
0468/M
Altezza: 145 mm, Larghezza: 100 mm, Spessore: 30 mm
Calendario da viaggio
arte cinese
Calendario liturgico abbreviato redatto su 12 fogli pergamenacei, uno per mese. Ciascun foglio è ripiegato quattro volte nel senso della lunghezza a formare un "soffietto" di quattro strisce, la prima delle quali termina a un'estremità con una linguetta; le linguette di tutti i fogli sono cucite insieme e tengono uniti i fogli del calendario. Il calendario, redatto in inchiostro bruno con impiego di inchiostro blu e rosso (per i titoli dei mesi, le indicazioni dei giorni e delle celebrazioni liturgiche più importanti) è protetto da una legatura in cuoio, coeva, con analoghe linguette a un'estremità fra le quali sono fissate quelle dei fogli in pergamena; all'altra estremità si trovano due orecchie da usare per estrarre il calendario dalla relativa custodia metallica. Quest'ultima è costituita da un astuccio d'ottone della stessa forma e dimensione del calendario che vi può essere infilato lasciando sporgere le orecchie per estrarlo. Le quattro facce della custodia dell'astuccio sono decorate a incisione con le seguenti raffigurazioni: sulla fronte due monaci entro archetti trilobati, l'uno stante, con un cagnolino, l'altro impegnato a scrivere con un foglio sul ginocchio destro; sul retro, un cinghiale e un drago dalla lunga coda da cui si dipartono foglie di vite ("vignettes"); sulle due facce laterali, più strette, figure di creature ibride con cuffie e drôleries.
Si tratta di un calendario portatile e tascabile il cui uso è attestato nel Medioevo, quale oggetto di viaggio da parte di monaci e religiosi. Di questa tipologia, in origine verosimilmente di ampia diffusione, si conoscono oggi soltanto tre esemplari, conservati presso la Bibliothèque Nationale di Parigi (ms. nouv. acq. lat. 375; ms. nouv. acq. lat. 482; ms. lat. 7478) tutti di origine italiana e risalenti al XIV secolo ma privi di custodia in oreficeria (Le Livre, sous la direction de la Bibliothèque Nationale de France, Paris 1972, p. 74). Vi sono anche attestazioni di manoscritti di piccolo formato con legature in cuoio dotate di anelli metallici che consentivano di portarli appesi alla cintura della tonaca: per esempio il Breviario di San Bernardo della biblioteca di Digione (ms. 115) e un compendio di materia giuridica alla Vaticana (ms. Borgia lat. 355; ambedue pubblicati da M. Garand, Livres de poche médiévaux à Dijon et à Rome, in "Scriptorium", 25, 1971, pp. 18-24).

Il calendario è identico a quello di un "Breviarium per la collegiata Sancti Quintini Viromandensis" di primo Cinquecento per la diocesi di Noyon, possibile area di provenienza dell'oggetto in seguito transitato attraverso la Valle d'Aosta.
Amiet R., BSBS. Catalogue des livres liturgiques manuscrits et imprimés conserves dans le bibliotheques et les archives de Turin, 1979, pp. 684-685,
Francesco Malaguzzi, Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Legature, 2011, p. 22,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 162